Napoli Fiorentina e quella magia per la storia

Premetto subito che quando si parla di Napoli – Fiorentina, non è facile essere originali con i ricordi e vi anticipo subito che non lo sarò. Ritorno, infatti, a domenica 17 settembre 1989: bella giornata di sole di fine estate e gita “obbligatoria” con la ragazza sulla riviera della Versilia. Sono quelle prime uscite in cui fai fatica a dire che ti porti la radiolina per seguire “Tutto il calcio minuto per minuto”. E allora in quelle due ore passeggi, cercando di percepire fra la gente cosa sta succedendo sui campi di calcio, raccogliendo ad intermittenza qualche voce dei radiocronisti e scrutando le facce delle persone che la radiolina ce l’avevano. E verso la fine dei primi tempi, iniziai a percepire una certa concitazione ed un mormorio di sottofondo che sembrava stesse per annunciare qualcosa fuori dall’ordinario. Ed era successo infatti quello che penso tutti sappiate: Baggio con una doppietta e soprattutto con un gol spettacolare, che non aveva niente da invidiare allo slalom di Maradona ai mondiali messicani, aveva fatto alzare in piedi tutto il San Paolo ad applaudire, aveva incantato tutta Italia ed aveva fatto impazzire i tifosi viola. La partita finì come sapete 3 a 2 per il Napoli, ma quel gol rimane la firma con cui Firenze regala al calcio un nuovo fuoriclasse e con cui Baggio sottoscrive il sua attaccamento a Firenze, per quindi partire e diventare un asso assoluto del calcio mondiale. Quel gol rimane una magia per la storia di questo sport.