Davide: Stasera con il Grasshopper è una partita da dentro o fuori e non possiamo sbagliare; però partiamo anche da un buon risultato ottenuto in Svizzera. A parte quello che ha detto in conferenza, Montella penserà un po’ anche al campionato nel fare la formazione?
Simone: Sono due giorni che penso quello che farei io se fossi Montella. Quattro partite in 10 giorni sono tantissime anche se siamo all’inizio, però è innegabile che quella di stasera è la partita che può decidere la stagione, perciò cambierei pochissimo.
Davide: Secondo te ci sarà l’esordio ufficiale dal primo minuto di qualche altro nuovo acquisto? Mi riferisco a Joaquin, Yakovenko, Ilicic.
Simone: Sinceramente mi piacerebbe “tastare” qualcuno dall’inizio e se devo scegliere uno di quei tre dico Yakovenko perché nel precampionato l’ho visto quello più di movimento di tutti. Lo farei giocare al posto di Rossi. Come formazione punterei sul 3-5-2 con qualche cambio in difesa, i titolari a centrocampo e sulle fascie, Gomez e uno nuovo in attacco.
Davide: Io non ho visto la partita d’andata. Dicono che il Grasshopper si esprima meglio in trasferta. Che partita ti aspetti e che insidie vedi?
Simone: Loro sono una squadra sicuramente più debole di noi ma hanno il grandissimo vantaggio di non avere niente da perdere. L’insidia più grossa è considerare la qualificazione già in tasca, per quello non rivoluzionerei la formazione e punterei sui giocatori più d’esperienza.
Davide: Per concludere, anche stasera oltre 30 mila persone al Franchi. Direi che in questo anno lo strappo fra società e tifosi si è completamente (e direi saldamente) ricucito. So che non ami parlare di asticelle, però adesso cosa ti aspetti?
Simone: I risultati riavvicinano sempre i tifosi squadra, ma ultimamente i tifosi si sono riavvicinati anche alla proprietà perché questa ha dato segno di fiorentinità, di attaccamento alla maglia, alla città. Che mi aspetterei? Senza guardare troppo avanti mi aspetterei di giocare l’Europa League.
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