Mi fa piacere che il primo aggettivo che ha utilizzato Montella in conferenza stampa per la partita con la Samp sia stato “delicata”, come d’impulso mi è venuto nel post di questo pomeriggio. E’ delicata perché rappresenta l’ultima chance per un collega e Montella, uomo di campo, uomo soprattutto intelligente, sa che queste sono situazioni non facili: più delle altre volte serve rispetto per l’avversario e comunque a priori non sai mai se la squadra ospite sta per mollare ed abbandonare il suo allenatore o se è invece pronta a fare la partita dell’orgoglio. Per di più l’allenatore è proprio Delio Rossi, di cui ormai tutti hanno detto tutto, fatto sta che lo abbiamo lasciato in un momento di enorme difficoltà e lo ritroviamo più o meno nella stessa situazione.
Ma la partita è delicata anche per quanto riguarda la nostra situazione. Veniamo da 4 settimane molto intense, a partire dalla ubriacante vittoria con la Juve, passando dalle due vittorie con il Pandurii, la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, l’amara sconfitta e le polemiche con il Napoli e le preziose vittoria in trasferta con Chievo e Milan… la crisi della settima partita è un rischio concreto e Montella vuole tenere alta la concentrazione. Forse neppure lui sa fino in fondo qual è, dopo questo tour de force, la condizione fisica e soprattutto mentale dei suoi giocatori. Giovedì ha avuto risposte alterne, perché da una parte sembrava ci fosse un certo rilassamento, dall’altra la squadra ha cercato ed ottenuto con ostinazione la vittoria negli ultimi 10 minuti.
Alla vigilia della nuova sosta per la nazionale, delicate sono anche le scelte che Montella deve fare, con ancora qualche giocatore non al meglio della condizione. E’ chiaro che domani è una partita da vincere, ma l’allenatore viola non se la sente di forzare alcuni recuperi. Ambrosini infatti non è stato convocato, Pizarro si, ma non si sa se sarà in campo dal primo minuto. Confermato che l’appuntamento con Gomez è rimandato a dopo la sosta, mentre Rossi sarà di nuovo in campo, rimangono un paio di posti vacanti: per questi Montella può decidere di andare sull’usato (quasi) sicuro (Mati se non gioca Pizarro e Joaquin) o rischiare qualche novità come Ilicic (anche lui in fase di recupero), Vecino, Wolski e Matos… sicuramente una scelta delicata.
L’unica cosa che mi sento di dire è “Forza ragazzi!”
Non importa chi va in campo, l’importante è giocare con il cuore e con la testa.