Nonostante qualcuno mi definisca un elefante non ho mai contestato Ilicic allo stadio, ho però espresso tutti i miei dubbi sulla scelta di prenderlo e poi di impiegarlo totalmente fuori ruolo come ala oppure come interno di centrocampo.
Quando entrò in campo a Milano con l’Inter sullo 0-1 partecipò con l’atteggiamento difensivo molliccio e un gol sbagliato al capovolgimento fino al 2-1. Tutte le altre volte che lo abbiamo visto in campo ha sempre dimostrato di avere un gran piede, un gran dribbling, un gran tiro, ma nessuna predisposizione al sacrificio, al mettersi a servizio della squadra, mai l’abbiamo visto amalgamato. Montella, infischiandosene delle critiche, degli elefanti, dei gattacci, ha tirato avanti, ha riproposto Ilicic in ruoli improbabili, lo ha difeso sempre negando persino l’evidenza.
Con il Bologna Ilicic, alla prima da titolare in un ruolo costruito per lui, ha timbrato il cartellino. Gol sicuramente fortunato, ma certo non facile: si è portato a spasso due difensori e poi li ha ghiacciati con un sinistro secco tanto che il portiere non si è nemmeno buttato. Durante il resto della partita ha corso per portare il pressing ed ha agito con grinta tutte le volte che la situazione poteva diventare di attacco per la Fiorentina.
Sembra proprio che Ilicic sia di quelli che non difendono e hanno la consapevolezza, la caparbietà di non farlo a costo di rimanere in panchina, ma se sa sfruttare le occasioni come ha fatto ieri forse, forse toccherà ricrederci.
Lascia un commento