Finalmente Fiorentina-Estudiantes

Dopo due mesi senza calcio sabato sera ho visto Fiorentina-Estudiantes. Il risutato in queste amichevoli non conta ma vincere serve a proseguire la preparazione con spirito più divertito e rilassato quindi l’1-0 è ben accetto.

Mi ha impressionato, e forse non è una nota positiva, la tenuta atletica della Fiorentina, che doveva essere indietro nella preparazione rispetto agli Argentini che iniziano il campionato tra due settimane. Di positivo invece devo segnalare una discreta compattezza in tutte le zone del campo, nessuno che abbia tirato indietro la gamba. Forse perché giocavamo nella patria della “garra”?

Tătărușanu: si muove con l’agilità di un fenicottero e dimostra dei piedi da fabbro. Quando deve usare le mani non si dimostra sicuro uscendo due volte a farfalle. Probabilmente il peggiore in campo… ma abbiamo pazienza e rimaniamo fiduciosi.

Piccini: sa fare l’esterno, non ha paura a tentare la giocata, ha buona corsa ed alza la testa quando arriva sul fondo. Una buona riserva per Cuadrado, ma tutto da scoprire quando dovrà difendere.

Vargas: gioca nel suo ruolo eppure è l’altro peggiore in campo. Per due volte arriva sul fondo e crossa sul difensore, ancora in ritardo di preparazione oppure atteggiamento troppo sufficiente?

Alonso: ha detto che il nuovo ruolo di centrale gli piace molto e forse quando deve difendere si fa trovare pronto, ma quando deve impostare sbaglia sempre e si dimostra troppo dolce nei contrasti. In turnee per convincere Montella oppure in vetrina?

Brillante: il ruolo è quello di Pizarro, i piedi no. Si comporta abbastanza bene dimostrando che la coppia Pradé-Macia ha saputo individuare l’uomo con le caratteristiche giuste. Il tempo ci dirà se saranno caratteristiche di alta qualità.

Wolski: tanti numeri, poca sostanza. E’ lui a recuperare il pallone da dove parte l’azione del gol, per per il resto è fumoso e stuccoso. Siamo sicuri che sia adatto a giocare sulla linea di un centrocampo a tre? Pare che abbia preso la strada di Mati Fernandez con risultati peggiori, non servirebbe un anno di prestito?

Gomez: un’occasione ed un gol, per il resto si impegna e partecipa, ma è ormai chiaro che non è un un certavanti che fa a sportellate.

Bernardeschi: prima volta che lo vedevo giocare quindi osservato speciale. Gioca tanti palloni, l’assit per Gomez è l’unico che gli riesce. Non è poco. Dimostra di essere uno con buona tecnica e, non vorrei sbagliarmi, buona consistenza.

Vecino: due bei inserimenti e un gol mangiato.

Babacar: si impegna ed offre una bella palla a Vecino.

Gonzalo, Roncaglia, Borja, Tomovic, Pasqual: ormai li conosciamo abbastanza bene e nessuno più sorprende, né in bene, né in male.

Per tutti, o quasi, vale una buona dose di impegno e di voglia di mettersi in mostra, al terzo anno di Montella questa potrebbe essere la novità più bella.