La parole che non (ti) ho detto

E alla fine, dopo una carriera calcistica, come giocatore, come tecnico, come dirigente, di oltre 40 anni, fatta di classe cristallina, di competenza, di professionalità, ma anche (e ormai soprattutto) di sfortuna, torti e soprusi altrui è arrivato lo sfogo di Giancarlo Antognoni. Avviene dopo l’ennesima beffa, questa a livello FIGC, dopo promesse e giuste aspettative per ricoprire il ruolo che è stato di Gigi Riva, con la nomina, a sorpresa, di Lele Oriali (contro cui ovviamente non abbiamo niente di personale). Avviene anche dopo le parole della moglie Rita, che certo non ci hanno sorpreso perché è sempre stata più sanguigna ed impulsiva. Lo sfogo di Giancarlo invece ci ha colto un po’ di sorpresa: tante volte avremmo voluto che ne dicesse quattro al potere del calcio e al tempo stesso lo abbiamo sempre apprezzato per il suo stile, per il suo parlare con i fatti, prima in campo, poi fuori. Questo messaggio su facebook suona allora come uno sfogo lungo una vita, come riassumesse “tutte le parole che non ti ho detto“. Sono semplici, chiare, vere, ma anche dirette (non solo alla FIGC, ma anche alla stessa Fiorentina) e pesanti come macigni, da avere quasi la sensazione che arrivi Giancarlo e confessi che “sono parole che non ho detto“.