Ha ragione Simone, la partita con il Napoli è il primo vero esame per Paulo Sousa. Un esame che però intenderei a 360°, ovvero da come si presenta nella conferenza stampa pre-gara a come gestirà la partita ed il dopo, a seconda del risultato. Con questa nuova puntata di interpretando Sousa, posso dire che il tecnico portoghese ha superato almeno la prima fase… sicuramente la più semplice, però per me era importante vedere se l’atteggiamento o le parole di Sousa nascondessero insicurezza o magari eccessiva spavalderia. La sensazione è invece che Sousa stia proseguendo imperterrito il suo cammino: sa bene, lo dice apertamente, che la sua Fiorentina è ancora un cantiere aperto e sa benissimo che i lavori in corso si gestiscono meglio se non sei imbrigliato in posizioni troppo scomode di classifica. I concetti quindi sono i soliti, pochi ma chiari: lavorare sulla propria idea di gioco, con convinzione e determinazione, senza paura e senza presunzione. E sull’idea di gioco, il concetto chiave, anche questo ripetuto più volte, è il possesso palla… più lontano possibile dalla propria porta. Almeno oggi Sousa è convincente… vediamo domani sera se lo sarà nello stesso modo. Certo fare possesso palla alto a Napoli non sarà per niente semplice e quindi sarà interessante vedere quanto i giocatori viola saranno convinti, determinati ed adatti a portare avanti questa idea di gioco. Sulla formazione e sui singoli, Sousa dice che chi è rimasto a Firenze per la sosta parte un po’ avvantaggiato, sottolinea che Rossi sta migliorando giorno dopo giorno, ma ci fa sapere che Kalinic è disponibile e penso che punterà di nuovo su di lui. C’è stata poi una risposta abbastanza secca anche su Mario Suarez, che alcuni vedevano in rampa di lancio… anche in questo caso penso che il portoghese riparti da Badelj e Vecino, che (almeno fino a 2 settimane fa) erano in splendida forma. Interessante vedere anche la scelta della mezza punta: come a Simone, anche a me piacerebbe vedere Bernardeschi, forse anche più adeguato a fare partita di sacrificio, rispetto a Ilicic. Insomma, interpretando Sousa, oggi ci ha convinti, o forse semplicemente confusi. Domani poi abbiamo il Napoli finalmente, per vedere un po’ meglio cosa c’è sotto il vestito il Paulo Sousa.
Alla fine Sousa sembra concentrato anche nelle conferenze stampa. In tutte le conferenze stampa. Quindi lui la tensione nervosa giusta ce l’ha, vediamo come riesce a trasmetterla alla squadra.