Sampdoria Fiorentina è l’ultima partita di questa dodicesima giornata, ultima prima della pausa e di un duro ciclo di 7 partite in tre settimane e, a 10 ore dalla sfida non sappiamo con quale obiettivo di classifica possiamo giocarla: potremmo essere comunque primi o addirittura quarti, potremmo allungare o solo rincorrere. Di fatto non è che conta molto, ma sono situazioni che possono incidere nella preparazione mentale della partita. Non era quindi del tutto fuori luogo la domanda di ieri a Sousa riguardo all’affrontare un momento nuovo per la squadra, ovvero quello di giocare con questa specie di duello a distanza con le attuali concorrenti, pensando fra l’altro anche all’Europa League… d’altra parte scontata anche la risposta di Sousa, che insiste sul concetto di dare continuità all’idea di gioco, all’interpretazione delle gare, all’attitudine al lavoro… tutte quelle cose che di fatto hanno dato tanti punti alla squadra.
Sousa quindi darà continuità a sua volta ai propri principi per fare la formazione. Principi che a dir la verità non ci sono ancora chiari fino in fondo, visto che difficilmente qualcuno azzecca la formazione che poi effettivamente viene schierata. Oggi purtroppo abbiamo qualche chance in più perché Kuba non è stato convocato, mentre Alonso è per fortuna di nuovo disponibile. Dietro sembra certo il rientro di Roncaglia, anche perché la Samp ha gente molto veloce davanti, Eder e Muriel su tutti… sperando che l’argentino questa volta sia più attento a mantenere la posizione per le possibili ripartenze. Dovrebbe ritornare anche la coppia di mediana Badelj-Vecino, con Borja più avanti. Sembra esserci invece ballottaggio sulla destra fra Bernardeschi e Rebic. L’italiano ha fatto però una partita molto dispendiosa in Polonia e penso partirà Rebic. Tutti i media sono invece concordi sullo schieramento di Ilicic. Io provo ad applicare lo stesso principio: visto che lo sloveno ha giocato tutta la partita e Rossi no, io mi gioco Pepito… che fra l’altro sta dando segnali di continui progressi. Diciamo che oltre ad una interpretazione è anche un desiderio, perché abbiamo veramente voglia di vedere e capire se Rossi può diventare il nostro asso nella manica.
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