E’ vero che nel girone di ritorno la Fiorentina ha perso improvvisamente i gol di Kalinic (forse la versa sorpresa viola e non solo del girone di andata) ed è vero che ha perso anche qualche rigore, visto che 7 sono stati quelli assegnati nella prima metà di campionato e appena 2 nella seconda. Fatto sta che il poker rifilato all’Olimpico alla Lazio nell’ultima partita della stagione, sul tabellone dei marcatori sono comparsi 3 giocatori che ci hanno trasmesso al tempo stesso un po’ di buon umore ma anche tanto rammarico: si perché quelli di Vecino, Bernardeschi e Tello forse sono davvero i gol mancanti che hanno tarpato le ali alla squadra viola e alle speranze di noi tifosi. Si sono fermati a 2 reti a testa, 6 in totale, di cui 4 nell’ultima giornata. Da questa tipologia di giocatori, però, sarebbe lecito attendersi almeno una dozzina di reti e ovviamente meglio distribuiti… se questo fosse successo le sorti viola sarebbero state sicuramente diverse. Nei primi due anni di Montella il cambio di passo fu guidato dall’aumento del tasso realizzativo di Cuadrado prima e Ljaic dopo. Penso che Vecino e Bernardeschi dovranno rappresentare due colonne della nuova Fiorentina e, nonostante la cifra del riscatto, anche Tello potrebbe esserlo. Considerato il numero di maglia di Berna, il nuovo contratto di Vecino ed eventualmente il riscatto di Tello, i loro gol mancanti per questa stagione ormai andata saranno il conto da presentargli a partire dal prossimo luglio.
Tello lasciamolo perdere. Alla Fiorentina il gruppo delle cavallette è già fin troppo nutrito e non c’è bisogno di altro.
Se non sono arrivati i gol di Vecino e Bernardeschi è perché sono stati impegnati tutto l’anno a correre anche per chi non correva.
Altri due giorni e vado in ferie calcistiche fino alla prima di campionato prossima.
Il problema di Tello sono effettivamente gli 8 milioni. Se trovano un accordo per un nuovo prestito, non è escluso che rimanga, perché sono sempre meno i giocatori che negli ultimi 20 metri possono saltare l’uomo. D’altra parte prendemmo Joaquin oltre i 30 anni e per un anno e passa ha giocato solo negli ultimi 30 metri di campo e poi invece è diventato giocatore prezioso.
Riguardo a Vecino e Berna, è vero, non è certo tutta colpa loro: però Vecino è il calciatore che ha tirato più verso la porta in serie A e Berna le sue occasioni le ha avute. Fare gol è la cosa più difficile per un calciatore e questi due hanno i mezzi, il tempo, ma anche il dovere di imparare.