In risalita

Paulo Sousa sta dicendo da una decina di giorni (forse anche più) che siamo in crescita e sinceramente non so se ha ragione e quanto semmai lo siamo effettivamene. I fatti però dicono che finalmente siamo tornati a vincere due partite di fila (anche se a fatica) al Franchi e questo ci ha fatto avanzare in classifica: possiamo dire quindi che siamo in risalita; lo siamo in classifica, lo siamo nell’umore e lo siamo anche nelle quotazioni di alcuni giocatori che avevamo perso. In primis direi il Kalinic bomber casalingo, che oggi ha tirato fuori una doppietta da centravanti di classe; ci metterei anche i due mediani Badelj e Vecino e comunque anche lo stesso Chiesa, il quale in particolare, dopo l’esordio con la Juve, era sparito dai radar. Stasera sono sembrati un po’ più in ombra Berna e Ilicic, ma per una sera ci può stare. Due parole anche su Gonzalo, che quantomeno ha fatto intravedere la voglia di tornare su alti livelli. Da notare che la Fiorentina può a volte far a meno anche di Borja, anche se sinceramente penso che la sua assenza si è fatta sentire, soprattutto quando dovevamo tenere maggiormente il pallone (in particolare sul 2 a 0) e la palla sui piedi di molti scottava. Venendo alla partita, la Fiorentina alla fine ha meritato la vittoria, ma ha sofferto molto un Sassuolo, molto aggressivo, ma con tante assenze, con infortuni ripetetuti anche durante la gara e con un po’ di sfortuna. Sinceramente continuo ad avere la sensazione che vinciamo queste partite perché (come ha detto Chiesa stasera) la Fiorentina è un buon gruppo, con buone qualità e con buona predisposizione al sacrificio in campo. Al tempo stesso rimane la sensazione che il bagaglio tecnico ed umano di questa squadra è sottoutilizzato: con il centrocampo a 2 soffriamo enormente il pressing asfissiante degli avversari e rende le nostre fasce sempre molto vulnerabili, specialmente se gli avversari giocano molto con le sovrapposizioni esterne. Tutto questo sembra portare sempre le sorti delle gare sul filo di lana, dove un episodio può determinarla in modo abbastanza casuale da una parte o dall’altra. Queste però dovrebbero essere partite che quando si arriva alle mezzora del secondo tempo (ma anche prima) dovrebbero essere vitualmente chiuse.  E’ evidente che Sousa non ha queste sensazioni e continua con il centrocampo a 2, con Berna e (questa volta per fortuna non Tello ma…) Chiesa che devono pensare prima di tutto a chiudere gli spazi sulle fasce per poi ripartire. I risultati in questo momento gli stanno dando (abbastanza) ragione. Visto che siamo in risalita personalmente cercherei anche di valutare opzioni diverse di gioco, per non dover sfidare sempre la sorte e trovare un maggiore equilibrio durante tutta la gara. Sousa però in questo momento non vuol rinunciare alle due ali e non vuol rinunciare alla coppia Ilicic-Berna. Su questo doppio assetto sta giocando tutte le sue carte e a noi non rimane che sperare che il peggio sia passato e che siamo veramente in risalita.