Ho visto solo pochi spezzoni della partita, i primi 35 minuti, gli ultimi 3 o 4, gli highligths. Ho sentito anche che Pioli ha sottolineato il carattere della squadra nel voler pareggiare e magari vincere, nella voglia di metterci il cuore. DI sicuro non si può accusare questa squadra di non metterci impegno e di non provare quasi sempre a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Ma è evidente che questa in trasferta è una squadra insicura, un’insicurezza figlia di partite perse malamente a Verona con il Chievo e a Crotone, ovvero gare che invece dovevano darci lo slancio per collocarci in modo più stabile dietro le 5 migliori. Si è parlato di poca cattiveria davanti, magari dell’ultimo passaggio non azzeccato… fatto sta che solo in poche occasioni la Fiorentina riesce a dare velocità al proprio gioco, perché appunto si è insicuri sulla giocata, la palla va due metri più in la, si perde magari il tempo di gioco, a volte si perde proprio palla malamente, oppure non si azzarda e si ritorna indietro. Succede poi che il gol fuori lo prendi ed ecco che inizia a mancare l’ossigeno. In questo momento, se è vero che tutti ci mettono il cuore, sembra che solo Chiesa ci metta qualità e alla fine portiamo via questo punto di sollievo… perché una terza sconfitta, alle porte della trasferta al’Olimpico con la Lazio avrebbe creato una situazione veramente critica. Personalmente non metterei ancora il pietrone sopra la campagna acquisti di Corvino, perché ci sono giocatori secondo me di indubbio valore. Occorre però cambiare marcia e non è facile capire come. Possiamo intanto attaccarci alla bella (e fortunata) percussione di Saponara e successiva triangolazione Chiesa-Simeone che ha portato al pareggio: d’altra parte sono questi tre nomi su cui abbiamo puntato molto ad inizio stagione.
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