E’ vero l’atteggiamento, è vero l’attaccamento alla maglia (cosa che a parte domenica non era mai stata messa in dubbio), ma oggi contava solo vincere. La Fiorentina ha vinto e secondo me anche meritatamente. Non è stata una grande partita, ma vincere a Bologna non è semplice per nessuno e quindi è giusto dare merito a Pioli e ai suoi giocatori. Detto questo, siccome siamo passati da una convinzione europea a giudizi universali su campagne acquisti, allenatore, qualità e carattere della squadra, staff tecnico e ovviamente società e di conseguenza velata paura di retrocessione, ripartiamo proprio da qui: poniamo a 40 punti il primo vero traguardo di questo anno di transizione, prendiamo consapevolezza che questi anni possono andare su binari molto sdrucciolevoli se non si calibrano bene gli obbiettivi, e ritroviamo compattezza in questo obiettivo minimo. A 15 gare dalla fine siamo quindi a meno nove punti dalla quota salvezza. Stiamo quindi vicini a questa squadra, vivendo alla giornata e gioiendo di queste vittorie, che non sono mai semplici.
Andando nel merito della partita, Pioli ha cercato di mettere in campo una squadra compatta, visto che domenica scorsa la Fiorentina si è fatta trovare spesso allungatissima e per questo molto perforabile. La Fiorentina ha variato dal 3-5-2 al 4-4-2 al 4-3-3, stando in campo comunque sempre in modo abbastanza ordinato. Ha sofferto e rischiato poco, però è mancata spesso la velocità per essere pericolosa: in realtà sono mancate anche le idee e la precisione a Badelj, spesso la chiave per muovere bene la palla ed i compagni. Ed infatti è da una sua imbeccata di prima che Chiesa è riuscito ad andare in porta: riguardo a questo giocatore, penso che come seconda punta, un po’ più centrale anche se con licenza di svariare, potrebbe essere davvero devastante. Malino Gil Dias, anche se si vede che ha bisogno di mettere minutaggio in cascina… e magari prendere un po’ più di coraggio nei contrasti. Terzini senza infamia e senza lode, mentre merita una nota di merito Milenkovic, che ha giocato di nuovo da titolare come se fosse la 100-esima presenza in A. Buoni segnali anche dalle mezzale: Veretout ha tirato fuori un angolo alla Palanca, mentre Benassi è stato molto bravo nell’azione del secondo gol. E per quanto riguarda Simeone a me non è dispiaciuto, perché ha giocato davvero molti palloni non banali. Al di la del gol preso (dove prima di tutto hanno sbagliato i giocatori sul primo palo), inizio ad avere qualche dubbio su Sportello o meglio… mi sembra una situazione alla Tatarusanu, un portiere da sei medio, ovvero un buon portiere, ma che non da mai la garanzia definitiva.
E ora, proprio come quando eravamo orgogliosi di essere una nobile squadra di provincia, pensiamo a venerdì, ricordandoci, ricordando ai giocatori, che oltre alla quota salvezza, è importante fare una prova gagliarda contro la rivale storica… e magari spostarci dal meno nove.
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