Di questa vittoria con la Sampdoria agli ottavi, prendiamoci l’opportunità di poterci giocare i quarti di Coppa Italia contro il Toro (e non il Milan) in casa e non in trasferta. Per il resto per me non c’è niente da salvare, dal momento che abbiamo visto il nulla contro una squadra praticamente nulla. A dire il vero l’unico acuto sarebbe stato il gol a scavino di Jovic, annullato per interpretazioni del fuorigioco che si fa molta fatica a spiegare, figuriamoci a capire. E’ stata una partita scialba, dove la Samp, seppur in svantaggio, ha giocato in costante attesa, dove la Fiorentina ha contribuito a renderla soporifera. E devo dire ho temuto almeno fino alla espulsione di Murillo di prendere la beffa.
Posso capire, anche se fino a un certo punto, che si sia voluto giocare sottoritmo. Faccio fatica a capire atteggiamento e attidudine di certi giocatori a partire da Ikoné. Sembra in campo per sbaglio, sbagliando praticamente tutto. Purtroppo dobbiamo constatare che anche la fase “confusionaria” di Kouamé si sta prorogando troppo a lungo. E se avesse ancora mercato, una riflessione in questo senso per rafforzare gli esterni la farei. Jovic, poco cercato, anche poco proattivo, poco fortunato, troppo poco in generale, per il nome e il valore che porta. Amrabat sta andando evidentemente a marce ridotte, mentre qualcosisa di meglio si è visto in Duncan. Barak ha il grande merito del gol, ma niente altro. Dodo ancora innocuo, mentre unico positivo è stato Terzic, nonostante anche lui evindezi alcune lacune. I centrali di difesa hanno veramente avuto poco da fare, mentre Gollini esce imbattutto ma con molti dubbi sulla sua affidabilità.
Nella logica del mal comune mezzo gaudio, possiamo dire che in queste prima 4 gare degli ottavi, tutte le teste di serie hanno sofferto, il Milan è addirittura uscito. E questo dimostra ancora di più che in queste gare di questa formula del torneo sempre più discutibile, conta vincere e timbrare biglietto per la fase successiva. Prendiamoci quindi questa opportunità e da subito testa alla sfida contro la Roma, che può rappresentare un vero spartiacqua nella stagione della Fiorentina.
D’accordo su tutto ma non su Kouamè. Non ci fosse stata la sua confusione, ma anche il suo impegno, il suo rincorrere, il suo lottare, il suo impegnarsi, parleremmo di un altro risultato.
A volte Vincenzo l’Americano mi sembra proprio un mago, perché riuscire a portare a casa un risultato positivo avendo in campo Ikonè e Jovic è magia pura.
Per fortuna che affrontavamo una squadra sbandata e pure incompleta come la Sampdoria, altrimenti non avremmo potuto reggere in 9 contro 11.
Jovic ha trotterellato tutta la partita giocando si e no tre palloni e confermando tutto il peggio che si può dire di lui: ha la pancia piena e Pradè ha perso anche questa scommessa.
Ikonè è un giocatore da partita sulla spiaggia, ha un dribbling devastante, è velocissimo, ma ha cattiveria di un cerbiatto, quando sente una qualsiasi presenza di un qualsiasi difensore a fianco si limita a saltellare. E non è una scommessa perché è costato un 15-ino.
Meglio Duncan di altre volte, ma giocavamo contro la Sampdoria, benino Terzic, benino Ranieri, sempre pericoloso Gollini (altra scommessa persa).
Io spero in un altro piazzamento Europeo per la fine di quest’anno e in un cambio di responsabile dell’area tecnica. Dopo quattro anni credo che Barone vorrà giocarsi la sua carta.
Si, alla fine su Kouamé posso essere d’accordo. Ma a parte questo paio di partite di coppa Italia, da 4 mesi a questa parte quanto/quando è stato determinante?