Lo scontro quasi diretto con l’Atalanta in campionato finisce in pareggio e purtroppo ci tiene ancora a distanza dal prezioso sesto posto. Però, se ce n’era bisogno, la partita di stasera ha dimostrato che la Fiorentina è squadra vera, è squadra tosta e continua a giocare bene. Lo ha fatto anche contro un’Atalanta che, persa qualità negli anni, si è sempre più specializzata nel far giocar male gli avversari e a far male agli avversari come un serpente velenoso. La squadra di Gasperini ti viene a prendere infatti in ogni parte del campo, pronta a rubare palle sporche e andare in porta in pochi passaggi. La Fiorentina però è riuscita per gran parte della gara a tenere il pallino e a creare occasioni, non tirandosi indietro neppure nel gioco più duro. Purtroppo è stata proprio l’Atalanta a trovare per primo la rete, dopo che abbiamo avuto 2/3 occasioni veramente pericolose. E l’ha fatto proprio andando a rubare una palla velenosa ai 20 metri con pressing al limite del fallo ed entrando in porta con Mahele. In questo caso secondo me la colpa principale sta nel rinvio fiacco di Dodò. Il brasiliano anche stasera ha sfoderato una bella prestazione, ma pecca ancora in leggerezze difensive. A volte non l’aiuta il fisico, a volte dimentica che non siamo in Brasile e che non si può quindi sempre uscirne con eleganza. A parte questa leggerezza e poche altre in generale nella gara, la Fiorentina ha ribadito colpo su colpo. Anzi, come detto, la Fiorentina ne ha suonate di più, specialmente nella ripresa quando l’Atalanta sembrava un po’ alle corde. Sia prima, sia sopratutto dopo il pareggio i viola hanno chiuso nei prorpi 20 metri i bergamaschi, andando vicino più volte alla rete. Capita poi che per qualche leggerezza il colpo del KO capita anche nei piedi dell’Atalanta. Da brivido quella di Bianco entrato forse freddo in un clima bello rovente. E’ stata quindi una partita da colpo su colpo… senza KO. Penso sarà più contento il Gasp di ITaliano per il risultato. Dobbiamo, però, noi essere contenti di questa prestazione della Fiorentina, che mette un altro tassello importante in questo suo percorso con 14 risultati positivi. Sono tanti, molti non banali. E dobbiamo continuare, colpo su colpo, cercando nelle partite determinanti di avere quello giusto per i KO che valgono oro.
Due parole anche sui singoli. In generale prove positive per la maggior parte dei viola. Uniche eccezioni sono Barak, un po’ troppo compassato, Ikoné, completamente annullato dalla forza fisica degli esterni bergamaschi e Terzic, probabilmente un po’ imballato dopo la lunga pausa forzata. Castrovilli deve ritrovare brillantezza, così come Sottil, che qualcosa ha iniziato a far vedere. Di nuovo segnali positivi erano arrivati da Brekalo, che poteva essere determinante nella ripresa, ma costretto a uscire dopo poco per un’entrata davvero sciagurata di un nervosissimo Toloi.
C’è ancora un po’ di margine per recuperare in campionato, ma intanto c’è il passaggio del turno in Conference e Coppa Italia dove la Fiorentina non deve assolutamente mancare il KO.
Niente da dire sul commento, è andata proprio così. Gli altri trovano sempre gol alla prima occasione, con l’Atalanta veramente al primo tiro nello specchio.
Purtoppo Barak, che è intelligente, è troppo lento, non so se è un problema di momento o che lui è così. Ikoné non può giocare contro le squadre che picchiano, perché ha paura subito e si rintana. Brekalo mi sembra ormai chiaro che basta picchiarlo la prima volta, poi anche lui si rintana. Forse è per quello che Juric lo ha lasciato partire. E Sottil ha fatto un numerino bello, ma alla fine inconcludente.
Se avessimo sempre giocato in 11 saremmo tra le prime 4 in campionato. Anche ieri in 10!
Io resto della mia idea Ikone non mi piace e, ribadisco, è un giocatore che per il gioco della Fiorentina è inutile. A me non piace manco Brekalo però ha giocato poco per cui ancora non mi pronuncio. Detto questo Dodò è venuto fuori e sta dimostrando che tutto quello che dicevano su di lui è vero, è forte forte.
Devo dire che l’Atalanta è uscita ridimensionata (cosa molto importante perchè l’Atalanta gioca, non è la Juve!) dal gioco della Fiorentina considerando anche che loro l’hanno preparata in una settimana e noi in due giorni.
Italiano è un allenatore stile Guardiola, un talebano, uno che ogni tanto te ne fa perdere una (la finale di Champions del City con il Chelsea la perse Guardiola!) ma che da una identità di gioco ed una mentalità vincente. Poi ci vogliono i giocatori e qui servono i dirigenti e su questo aspetto io mi sono già espresso e non ho cambiato idea nonostante gli ultimi ottimi risultati della squadra.
Il fatto positivo di quest’anno è che lo staff ha capito come gestire gli impegni ogni tre giorni (probabilmente motivo della prima parte di campionato pessimo) speriamo di poter fare anche il prossimo anno una coppa, sono convinto che saremmo competitivi da subito e, con un paio di innesti giusti (senza cessioni illustri) potremmo tranquillamente competere per il primi 4 posti!
Per queste prime partite a me Brekalo piace, è una via di mezzo fra il modo di interpretare il ruolo di Sottil e di Gonzalo e al momento mi sembra anche che abbia più chiara la posizione della porta quando calcia.
Non so sinceramente se si spaventa per le pedate. Ieri sera è stato messo fuori uso da una entrata sciagurata di Toloi, che meritava li e in altre occasioni il giallo.
Ikoné con noi non riesce a essere determinante, anche se è diventatao abbastanza importante, invece, da un punto di vista tattico. Non so se avete notato, ma Gasperini modificava la squadra in base alla posizionea assunta dal Francese. Nell’ 1 contro 1 può fare qualsiasi cosa (intendiamoci… anche inciampare nel pallone, come però il gol all’Inter)… altrimenti raddoppi e triplicazioni, che però impattano sul gioco degli avversari. Con due o tre che gli ringhiano dietro, salta come un capriolo, su questo ha ragione Simone. Però ci devono essere li.
Su Italiano, secondo me la definzione di Talebano è esagerata. Crede nel gioco propositivo, nel fare e comandare la partita. Si potrebbe fare qualche osservazione sull’approccio quando siamo in vantaggio. Ma la Fiorentina se si chiude dietro soffre davvero molto. Possiamo farlo gli ultimi 10/15 minuti di gara, non di più.
Il problema è che a volte sta nell’intelligenza dei giocatori capire quando si va oltre la soglia di rischio. Come ieri Dodo nell’azione del gol. Ti passa indietro una palla Castro, al limite dell’area, con l’Atalanta che ti stava saltando addosso come una valanga, non puoi fare il passaggino lento a 10 metri per ripartire. Non c’è talebano che tenga, la devi allontanare almeno oltre la metà campo e disinnescare la valanga.
Fra avere una certa mentalità (secondo me giusta) e mantenere comunque una propria intelligenza tattica passa poi la vera differenza fra buoni calciatori e campioni.
la mia definizione di Talebano non voleva essere negativa (anche se effettivamente il termine è di per se negativo), l’ho paragonato a Guardiola che ritengo uno dei più grandi allenatori in circolazione (sono per Italiano al 100%).
Su Ikone abbiamo pareri diversi, io non lo farei giocare mai o meglio lo farei giocare se si deve fare del gran contropiede (cioè mai 🙂 altrimenti.. panca!!!
Non lo farei giocare neppure io, ma in questo momento lo può sostituire Saponara quando la squadra avversaria difende molto bassa i ritmi sono lenti o sperabilmente Brekalo, se è qeullo che mi immagino