Nella prima di campionato la Fiorentina vince a Genova, stradominando con un netto 4 a 1. Siamo in pieno agosto, tutte le squadre sono incomplete, un po’ impacciate. Lo è sicuramente il Genoa di Gilardino, fra l’altro neo-promossa. Ad ogni modo, il Marassi ci aveva promesso bolgia da inferno, ma gli incubi li hanno avuti i tifosi del Grifone e soprattutto i giocatori del Genoa. Sembra quasi che Italiano abbia voluto subito scongiurare i timori di Simone. La Fiorentina ha iniziato in effetti con il palleggio, ma essendo decisa nei duelli a centrocampo, appoggiandosi subito sulle spalle grosse e larghe di Nzola per arrivare al tiro. E il tic-tac-toc-tuc-tec in realtà è diventato subito tic-tac-toc-GOL.
La Fiorentina ha spinto quasi sempre sulla sinistra, con un Biraghi già in buona condizione, Brekalo sicuramente più dinamico nei movimenti di Ikonè, con Nzola appunto che si da un gran daffare per dare appoggio e far salire la squadra. Propio a sinistra abbiamo sfondato dopo 4 minuti con Biraghi. A destra è bastata mezza giocata di Gonzalez per trovare il raddoppio su tapin di un Bonaventura già molto ispirato. Poi il terzo gol da angolo dello stesso Gonzalez. L’argentino forse è stato uno dei peggiori, ma ha fatto palo con assist e gol. Genoa annichilito, incapace di reagire e di dare pensieri alla nostra difesa, a dire il vero sempre attenta. Ranieri ha confermato di poter stare in questa squadra.
Osservati speciali erano soprattutto Arthur e l’inatteso Kayodè. Mi hanno sorpresi entrambi. Come dicevamo con Simone, Arthur è il faro, sperando che non sia però un palo piantato in mezzo al campo. In realtà, la palla se la va sempre a cercare ed è il primo che prova a riconquistarla se si perde. E come capacità di gestire il pallone non si discute. Si dovrà attendere ovviamente impegni più probanti, ma questo centrocampo di palleggio, di qualità ma anche di tantissimo movimento richiama un pò quello di Montelliana memoria. Certo, poter alternare un giocatore come Amrabat a Mandragora, a seconda degli avversari potrebbe essere una carta preziosa. Vediamo cosa dice il mercato. C’è poi la prova del ragazzo, che forse è la nota più lieta della serata. Sicuro in fase di copertura e in difesa, ha messo potenza e qualità nella fase di spinta, esercitata specialmente nella ripresa. Insomma, se Kayodè è questo, Dodò non ha solo un’alternativa, ma un vero e proprio competitor. Nzola ha fatto come detto gran lavoro di sponda, mentre è sembrato ancora poco lucido e imballato negli ultimi 16 metri. Ma anche la sua prova da fiducia. La Fiorentina ha concesso qualcosa e il gol solo dopo il quarto tic-tac-toc-GOL, con un’azione davvero bello, con la pennellata di Bonaventura e inserimento perfetto di Mandragora. Nel gol del Genoa la distrazione è stata proprio del ragazzo Kayodè che ha lasciato in gioco Biraschi in un’azione ormai già terminata. Poco male, anche se penso che Italiano avrà martellato il ragazzo su questa disattenzione.
La Fiorentina è già entrata nel primo tour de force con 5 partite in 2 settimane, con il play off fondamentamentale per la Conference. Ma si parte con 4 tic-tac-toc-GOL e questo da una forte carica e fiducia, sia per il lavoro che sta facendo la società sul mercato, sia per l’impostazione da parte di Italiano di questa nuova Fiorentina.
Vabbè…
Se Biraghi fa il fenomeno, se nei primi tiri fai due gol e un palo, se la mediana del Genoa era una prateria (Badelj era lento da giovane figuriamoci a 34 anni), se i tifosi avevano in mente sempre la promozione in A…
Se Gila continuerà a giocarsela quasi a viso aperto, senza picchiare, senza pressare, senza correre probabilmente non durerà fino a Natale.
Viste le varie ipotesi la tesi non può che essere: scordiamoci subito questa partita.
Scordiamoci che Kayode ha fatto un bell’esordio in serie A, che Biraghi possa fare quei gol (uno a campionato e quest’anno ha già chiuso), che Arthur possa giocare (e recuperare) tutti quei palloni, che Mandragora possa rifare quei gol (il peggiore in campo dopo Duncan), che Bonaventura continui a giocare in quel modo (ma è sicuramente il nostro giocatore più forte), che Brekalo possa incidere così tanto (basta morderlo alle caviglie) e che Nzola (mi è piaciuto) riesca a lottare sempre con tanto successo. La Genova sponda rossoblu si è risvegliata in serie A sotto di tre gol, non si sono nemmeno accorti come erano arrivati tanta la differenza di voglia in campo e la sorte tutta dalla nostra parte.
Non parlo dei vari Sottil, Gino, Beltran che sono entrati a partita abbondantemente finita.
Manca un centrale difensivo (due se va via Quarta), vorrei che rimanesse Amrabat perché anche a me non dispiacerebbe vederlo accanto ad Arthur e mi metto l’animo in pace su Baldanzi, il suo posto è già occupato da Gino Infantino.
La prima partita ufficiale e importantissima per la Fiorentina sarà quella di Giovedì, quindi tutti quanti, soprattutto suqadra e società, farebbero bene a stare zitti e pedalare.
Ti consento questo atteggiamento freddo e distaccato perché abbiamo in effetti due partite fondamentali in cui sarebbe davvero imperdonabile peccare di concentrazione e determinazione… però s’è sbilanciato anche Guetta.