Al termine della partita disastro della Fiorentina a San Siro, avevo il dubbio sui motivi della formazione. Non avevo capito infatti se Italiano ancora non avesse fiducia su alcune (seconde?) scelte, se ci fosse l’obiettivo di far trovare la condizione delle (prime?) scelte sul campo o cos’altro. La risposta è arrivata da Italiano stesso, dicendo che ha voluto dare fiducia ai titolarissimi di questo primo tour de force, anche se non erano al 100%. Fatto sta che giocare la quinta partita non facendo rifiatare nessuno fra Dodò, Biraghi, Arthur, Mandragora, Bonaventura, Gonzalez (senza considerare Ranieri e Milenkovic) era altissimo il rischio di un disastro annunciato. Anche perché l’Inter non è il Lecce. Ci ha fatto giocherellare un po’, capendo che eravamo lunghissimi e che soprattutto eravamo mono-marcia. A questo si aggiunge il fatto che sulle fasce, a fronte di un Biraghi in difficoltà, al momento abbiamo sulla destra un Dodò veramente impresentabile.
Appena l’Inter ha mostrato i denti, la Fiorentina si è dimostrata una preda molto debole. Sul primo gol, l’unico che provava a fare la lotta (al vertice della nostra area) era Arthur, mentre gli altri stavano a guardare. Poi c’è un discorso anche di atteggiamento. Il momento topico della partita è stato nei primi 10 minuti della ripresa. L’Inter ha avuto occasioni, ma la partita viveva di capovolgimenti e anche la Fiorentina è arrivata pericolosamente ai 16 metri. Ma nei ribaltamenti ripetuti, l’Inter arrivava sempre a concludere anche più volte e noi non siamo riusciti per 3 volte a tirare in porta, riperdendo il pallone, fino all’ennesimo ribaltamento che ha portato al 2 a 0. E qui la partita è chiusa.
Con la Fiorentina in questa condizione, con gli uomini attualmente disponibili, sarebbe stata comunque molto complicata la gara a San Siro, fra l’altro giocata di nuovo ai limiti dei 30°. Per questo mi aspettavo maggiore coraggio da parte di ITaliano. C’era bisogno secondo me prima di tutto di forze fresche sugli esterni e almeno un cambio nei due mediani. Biraghi e Dodo non solo hanno fatto male dietro, ma non hanno aiutato per niente Gonzalez e Kouamé. Avrei fatto partire dalla panchina anche uno fra Bonaventura e Gonzalez. E sinceramente mi è sembrata poco adatta a Beltran questa gara, specialmente quando le forze dei giocatori di difesa sono piene e fresche. Sulla spinta emotiva del passaggio del turno, Italiano sembra aver tradito un po’ se stesso, perché come detto da lui stesso anche oggi, in questa Fiorentina deve giocare chi sta meglio.
Un brutto colpo, che costringe la Fiorentina a vivere in sordina queste due settimane. Avremmo fatto a meno di questo disastro annunciato, ma quantomeno eviterà di avere troppe distrazioni. Purtroppo ci sarà molto spazio anche per criticare in lungo e in largo il lavoro di Italiano e magari anche l’operato della società. Spero che la squadra abbia fatto un po’ il callo a questa situazione e che al rientro vedremo una Fiorentina completamente diversa.
Concordo, gli esterni inguardabili a parte Kouame, sempre generoso.
Però anche se gli errori dei singoli continuano ad incidere negativamente come lo scorso anno. Sul primo gol Biraghi non ha chiuso in tempo la diagonale sul secondo palo! Eppure quando Di Marco ha la palla sul sx in quella posizione del campo, tutti sanno, anche i sassi, che crossa sempre e lui cosa fa’??guarda la palla e si perde Thuram….
Ciao Paolo e ben arrivato fra i commentatori di iotifofiorentina.net
Penso che quasi tutta la squadra è stata inguardabile ieri e anche per questo mi sembra ingeneroso criticare il gioco e le idee dell’allenatore. La critica a Italiano per me sta nel fatto di non aver avuto il coraggio o la forza di cambiare mezza squadra e forse non sarebbe servito ugualmente.
Difficile stare dietro a una corazza come l’Inter (sicuramente la squadra più in forma e forse più forte della Serie A) se testa e gambe non sono sincronizzate e le nostre non lo erano sicuramente.
Alla fine del primo tempo ho scritto ad un mio amico interista il messaggio “Impotenti”. L’unico che non si è accorto delle nostre condizione è l’alchimista.
Da una parte lo ringrazio, almeno mi tengo alla larga dal calcio.
io ho visto solo i primi 25 minuti, diciamo che mi sono sdubbiato quando ho visto la “marcatura” di Biraghi su primo goal. Sono rimasto stupito della formazione, anche io come Davide ho pensato che lo avesse fatto per far trovare la condizione ad alcuni giocatori, tanto i 3 punti a Milano ce li lasciamo sempre, però era un errore e Italiano se ne è preso la responsabilità. Speriamo la sosta sia utile per mettere a punto un po’ di cose.