Ho guardato la partita di ieri sera della nazionale, oltre che con il solito interesse, anche con un po’ di curiosità. Non avendo visto l’esordio di sabato scorso, ero curioso di vedere il Mister Spalletti nelle vesti di CT della Nazionale. Alla fine un po’ di orgoglio c’è, è Toscano sicuramente più affine ai territori e ai colori viola di Lippi, ha detto che andava in curva a vedere la Fiorentina. Ero curioso, inoltre, di vedere come avrebbe impostato la formazione, un po’ per le assenze forzate, un po’ anche per le idee nuove che vorrà sicuramente mettere. Fedele al 4-3-3, considerando Di Lorenzo un super-titolare, ha scelto Di Marco a sinistra. Che specialmente dopo la debacle a San Siro, confronto ai nostri sembrava Roberto Carlos. Ma sinceramente non lo è. Anzi, molto in difficoltà nella linea a 4, alla fine nell’alternanza con Biraghi, il nostro capitano non ha certo demeritato. Nonostante le nostre incessanti critiche, è nel giro della nazionale dall’inizio dell’era Mancini, ovvero 5 anni e quando chiamato in causa non ha mai steccato. E allora, visto che Biraghi è nostro, W Biraghi!
Ero ancora più curioso, comunque, di vedere le scelte che faceva a centrocampo e sulle ali. Non so se l’ho notato solo io, ma il modo di giocare di questa nazionale non è così diverso da quello della Fiorentina. A parte Locatelli play, buon giocatore ma certo non è Pirlo, c’è da dire che Barella e Frattesi sono davvero dei centrocampisti forti e moderni, con Frattesi comunque che va a giocare molto fra le linee e negli spazi come Italiano chiede a Bonaventura. Beata l’Inter che è riuscita a prenderli entrambi. Sulle fasce sono partiti invece Zaccagni e Zaniolo. Il primo secondo me un po’ timido rispetto a come gioca a Roma, mentre Zaniolo ha fatto vedere la sua esuberanza fisica e la sua qualità tecnica. Per fortuna non ha fatto sfoggio di quelle di testa. C’erano però in attesa Gnonto e Orsolini, molto, moltissimo chiaccherati in chiave viola da un po’ di mesi a questa parte. Curioso, perché dovevano essere quelli che ci davano uno slancio sulle ali, che oggi a Firenze sembrano davvero flosce. Su Gnonto in realtà avevo già la mia impressione, confermata purtroppo ieri. Ci vedo poca consistenza, poca cattiveria, poca fisicità. Insomma, per ora provo a tenermi Sottil, che abbiamo criticato molto, ma qualche guizzo promettente ce lo ha fatto vedere. E chissà. Poi c’è Orsolini. Entrato con le squadre stanche e anche un po’ lunghe, pensavo spaccasse la partita. Nelle occasioni dei contropiedi, non magari per colpa sua, però siamo stati poco incisivi. Con difesa schierata, mi è sembrato fare in modo più approssimativo il gioco di Ikoné (ovviamente Nico non lo metto neppure in gioco).
E allora, dopo le varie suggestioni del mercato, alla ripresa del campionato, davanti a molti tour de force, sperando che tutti stiano ritrovando la condizione ideale, ricordiamo che i vari Biraghi, Sottil, Ikoné, lo stessa Brekalo, se non sono campioni, sono comunque giocatori che possono garantire buon rendimento. E siccome sono soprattutto nostri, W i nostri!
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