Piede sbagliato

I miei dubbi sulla proprietà Commisso e su Commisso in particolare si sono sciolti il primo giorno che ha parlato della Fiorentina e ai fiorentini. Ovvero sono passati ormai oltre 4 anni e alla fine mi sono trovato sempre d’accordo sui temi e sulla strategia del presidente e dei suoi uomini. Non sempre ho condiviso fino in fondo i modi, ma è evidente che Commisso si è sentito spesso ferito nel suo voler fare qualcosa di buono per Firenze e per la Fiorentina. Non come benefattore, ma come imprenditore, con tutto quello che questa parola comporta.

Prima di entrare nel merito di questo post, occorre dire un’altra cosa. Perché una buona parte della stampa fiorentina rema contro Commisso? Per me la cosa è chiara. Commisso nel suo operato, che può piacere o meno, è lineare. Lineare negli obiettivi, lineare nella strategia, lineare e diretto anche con chi secondo lui vuole mistificare. Una cosa è certa. Se è vero che alla fine gli umori del tifo dipendono prevalentemente dai risultati, il comportamento chiaro e lineare della proprietà è il modo migliore per tamponare degenerazioni degli umori del tifo. E questo è il problema. Perché da quando seguo la Fiorentina (qualche decennio) almeno una buona parte della stampa fiorentina ha sempre voluto avere la gestione degli umori del tifo, perché cavalcare gli umori del tifo significa vendere.

Premesso tutto questo, ho appena letto della vicenda Matteini al Viola Park. Il giornalista, con regolare biglietto per la partita della Primavera, non è stato fatto entrare da Joe Barone, perché non gradito. Dispiace molto questa cosa, perché alla vigilia dell’inaugurazione di quello che a detta di tutti è un capolavoro, significa davvero partire con il piede sbagliato. Qualsiasi cosa avesse in mente di fare la proprietà verso giornalisti che hanno da sempre puntato il dito contro la proprietà Commisso, questa scelta appare davvero fuori luogo, che davvero non rende onore a quello che Commisso e la sua gestione ha rappresentato per il tifoso viola in questi primi 4 anni. Almeno per me. Sinceramente non so neppure se l’azione di Joe era concordata con il presidente o è stato un attimo di eccessivo rancore. Però sono sicuro che questo fatto oscurerà in modo non trascurabile l’apertura del centro, il risultato incontrovertibile raggiunto da Commisso. Ci sono rimasto male, perché io sto con Commisso. OVviamente continuo a stare con Commisso perché nella sostanza penso che certa parte della stampa ha un atteggiamente irrispettoso e provocatorio verso lui, la Fiorentina e i suoi tifosi. Ma alla vigilia della inaugurazione, purtroppo Joe è partito con il piede sbagliato, molto più di Nzola e di Beltran. Spero solo che Commisso sappia gestire la cosa.