Il pareggio di ieri contro l’Udinese ci lascia un po’ con l’amaro in bocca, per vari motivi. Il primo ovviamente per la classifica, perché con una zona euopea così fitta di squadre discontinue nei risultati, la vittoria ti consente sempre di fare balzi in avanti. Un po’ di amaro dovuto anche al fatto che, dopo un primo tempo brutto, dopo averla ripresa nel secondo tempo anche abbastanza agevolmente, l’inerzia era dalla nostra parte. E invece ci siamo fatti infilare sulla nostra sinistra un po’ da polli, ma su questo torniamo. Rimane invece un discorso generale in cui, fra alti e bassi, fra partite girate bene e partite girate male e soprattutto dopo comunque aver di nuovo pareggiato, per quanto mi riguarda preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno. L’Udinese non meritava di perdere, ma noi a tempo scaduto abbiamo preso un palo pieno a portiere battuto. La Salernitana non meritava di perdere, ma il Napoli ha colpito al 96-esimo. Il Lecce ha sfiorato più volte il pareggio con la Lazio. Questo per dire che dopo venti partite non si parla di fortuna o sfortuna, ma di classifica. Si parla di un insieme di sei squadre che, nello spazio di 5 punti, hanno alti e bassi, fanno serie positive e hanno brutti KO. Questo gruppo è oggi guidato da una Fiorentina che, dopo il Bologna, ha la rosa peggiore. Una Fiorentina che è fra le 4 seminaliste in coppa Italia, agli ottavi di Conference e che a oggi è la squadra che ha giocato più partite. Una Fiorentina oggi con una rosa veramente risicata per gli infortuni e il mercato in corso, palesemente in affanno fisico in alcuni interpreti. E per questo il bicchiere è mezzo pieno per il pareggio casalingo ottenuto a pochi minuti dalla fine, ma è completamente pieno per il cammino fatto fino a oggi.
Ci sono poi le partite, le prestazioni, i singoli. Il primo tempo siamo stati dominati dalla forza fisica e dalla velocità dell’Udinese. Purtroppo abbiamo i due terzini in riserva da qualche settimana, che non riescono a spingere e fanno fatica quando sono attaccati. Fatto evidenziato dal secondo gol dell’Udinese, dove Biraghi è stato surclassato come un bambino. Non mi è chiaro perché Italiano abbia remore a dare spazio con continuità a Parisi. Certo, ci hanno messo del suo anche Duncan e Mandragora, troppo compassati per dare un po’ di ritmo e incisività al nostro giro palla. Conseguenza è stata un Beltran completamente isolato davanti e un Bonaventura, ancora sottotono, che girava a vuoto. Poi ci sono le due ali. Italiano ha proposto di nuovo la coppia Brekalo e Ikoné. Come si diceva sopra, in questo momento la rosa è ai minimi termini. Vista la prestazione dei due, ci poteva essere qualche scelta migliore. Ma le scelte vanno viste nella logica del percorso della squadra, di un quarto di finale che è durato 3 ore, duro dall’inizio alla fine. Di una squadra, l’Udinese, che diversamente dal Bologna, si piazza li ad aspettare i tuoi lanci lunghi e a sperare in qualche errore di palleggio per colpirti in ripartenza. Quel muro non lo passi facendo forza, ma provando quache giocata uomo contro uomo. Purtroppo né Brekalo, né Ikoné hanno dato segni di vita. I due giocatori sono indifendibili, però rimango dell’idea che Ikoné è finito in un tunnel molto buio e apparentemente ingiustificato considerando solo le sue qualità di calciatore. Certo il clima al Franchi nei suoi confronti è difficile da gestire per chiunque. Ho visto che in un paio di occasioni anche i compagni lo hanno evitato. In un paio di casi invece ha messo due palle velenose in area piccola. Vediamo cosa dirà il mercato. Intanto una riprova di quanto si diceva è venuta da Faraoni. La sua freschezza e la sua gamba sono stati un’ottima inizione di forza. Suo l’assist, a piede invertito, per il bel gol di Beltran. Già, ieri poteva essere doppietta per l’argentino, perché il fallo di mano sembrava davvero indirizzato all’incrocio. Ha segnato invece su rigore Nzola, che comunque si è preso una bella responsabilità. Certo, a questo punto un cambio con una punta più affidabile lo rischierei. Anche qui, vediamo. Con Faraoni e Arthur ITaliano ha comunque rimesso in piedi la Fiorentina. Confido che anche Bonaventura sarà presto di nuovo determinante. E con rientro di Sottil e soprattutto Nico alle porte, in attesa di notizie dal mercato, dobbiamo per forza vedere il bicchiere mezzo pieno.
Ma… non ho visto il primo tempo, ho visto gli highlight e mi è sembrato un tiro al bersaglio, potevamo prenderne almeno altri due comodi, comodi.
Ad un mio amico che mi chiedeva il pronostico per whatsapp ho scritto:”0-2 il primo tempo. Con Brekalo, Ikone, Bonaventura e Mandragola giochiamo in 8 contro 11.”, e non ho avuto voglia di aggiungere “senza considerare Biraghi”. Visti gli highlight del primo tempo devo dire che ci sono andato parecchio, ma parecchio vicino.
Gli unici strenui, ultimi, difensori di Willy sono rimasti solo due, uno è Italiano perché lo ha scelto e ha fatto spendere 15 milioni, l’altro è Davide. Nemmeno i suoi compagni di squadra si fidano più di lui, ho notato anche io che lo evitano nei passaggi importanti, ormai da diverse partite. Per me fanno bene, è palla persa.
Contro l’Udinese ha fatto un’azione positiva, ha cercato la linea di fondo e la messa in mezzo a occhi chiusi con il piede destro, chiaramente non c’era nessuno sul cross. Perché? Perché Willy il coyote non fa mai la cosa giusta. Ha 26 anni, è in Italia da 2 anni, ha 60 presenze in seria A, ha la grinta di un lombrico, che c’è da scoprire di lui? Come ho detto a Davide, se fosse un computer si potrebbe dire che ha un hardware potentissimo gestito da un software pessimo, ma non è un computer e non possiamo rifargli il software. Per me sono 15 milioni buttati al vento e un peso morto in squadra.
Brekalo e Sottil, che hanno più o meno lo stesso suo ritorno in termini di qualità e quantità di gioco, almeno pensano il calcio giusto, poi non sono in grado di metterlo in pratica, ma lo pensano, Willy pensa un calcio tutto suo, incompatibile con il calcio di serie A. Forse andrebbe bene per l’Arabia…
Venendo alla partita, siamo sempre alle solite, il solito Guardiola che sogna il Barcellona di Iniesta e gioca alla Play Station, pensando di poter scambiare i giocatori in campo come le figurine, tutti uguali, tutti universali. Non capisco perché non possa dicidere di giocare con un vero centrocampo a tre e poi mettere Bonaventura, che al momento è in affanno, alla Saponara. O perchè non possa fare la stessa cosa con Barak a destra. Quindi accontentiamoci del bicchiere a mezzo, dopotutto abbiamo giocato 11 contro 11 solo per una ventina di minuti. Mi rimane solo difficile capire tutta questa esaltazione di un allenatore che quasi sempre ci costringe a giocare in un uomo in meno, a volte due. Gli allenatori buoni i giocatori inutili li fanno giocare o li tengono in panchina?
Finisco con un olè per Beltran, è arrivato un cross e l’ha buttata dentro, bravo. Un mezzo olè anche per Nzolà, il gol su rigore l’ha fatto ed ha anche fornito un bell’assist a Bonaventura.
Chiedo lumi sul “piede invertito” di Faraoni nell’azione del gol, forse aver visto i “piedi invertiti” di Guardiola per tutti questi anni ci ha mandato in confusione. Se Faraoni da destra crossa con il piede destro, che è il “suo” piede, come fai a chiamarlo “piede invertito”? A me non mi torna, il cross di Faraoni sul gol è fatto con il piede giusto, per quello che si è fatto gol, no?
Sul cross di Faraoni ho sbagliato, mi sembrava fosse rientrato, perché ha fatto cross dai 25-30 metri. Questo è comunque quello che è richiesto ai terzini e Kayode e Biraghi in questo momento lo fanno con molta fatica, mentre Faraoni lo ha fatto molto bene.
Su Ikoné penso di essere stato fra i primi a mettere in dubbio il suo atteggiamento in campo, già a inizio campionato scorso. E non ci sono dubbi sul giudizio e il voto alle sue prestazioni. Non mi piace l’accanimento del tifo anche a livello personale, soprattutto sapendo che il ragazzo (perché non dimentichiamoci che comunque di ragazzi stiamo parlando) è in evidente confusione e sapendo, e di questo sono convinto e non penso di essere il solo, che ha numeri superiori a gran parte dei giocatori in rosa alla Fiorentina. In una fase dello scorso anno ha saputo entrare bene anche nelle logiche del gioco di Italiano. Quest’anno sta sbagliando praticamente tutte le gare e forse è anche giusto che cambi aria. Però contribuire a svendere un giocatore non penso sia fare gli interessi della Fiorentina e nel recente passato ne abbiamo avuto esempi con Ilicic e con Muriel.
Sulla formazione, in questo momento è davvero dura stare in campo per 90 minuti con una formazione ad alto livello. Arthur viene centillinato, Lopez penso fosse provato dalle tre ore con il Bologna, Duncan sta tirando il fiato, come BIraghi e Kayode, Bonaventura sta ricercando la condizione, Sottil, Nico e Kouamé non ci sono, Brekalo e Barak hanno la valigia in mano. Ho fatto 11 nomi, una formazione. Ci sono due grosse incognite: Infantino e un po’, a dire il vero, anche Parisi, che Italiano non ha certo risparmiato quando c’è stato bisogno. Possiamo dire anche che Italiano non capisce niente, ma forse ci sarebbe da capire anche se c’è qualcosa che non sappiamo.
Riguardo infine la partita, il primo tempo non è stato un tiro al bersaglio, è stata una gara dove la Fiorentina non girava e Udinese giocando in ripartenza ha avuto un paio di occasioni buone. Siccome valeva spesso per noi, vale comunque anche per gli altri che le partite non finiscono il primo tempo. La prima parte della ripresa abbiamo dominato e potevamo anche passare in vantaggio. Poi ci sono stati un paio di disattenzioni nostre che hanno rimesso in partita l’Udinese, ma comunque alla fine l’abbiamo ripresa e potevamo anche vincerla.
Chiedere di più a questa squadra e a questo allenatore in questo momento penso faccia parte della classica irrequietezza del tifoso viola, che parte sempre e comunque dal bicchiere mezzo vuoto.
Ah dimenticavo il commento su Sottil. Direi che pensa la cosa giusta dopo che per un campionato intero si è sempre detto che alla fine fa sempre la cosa sbagliata, mi sembra un po’ esagerato. Su Brekalo penso invece che sia proprio inadatto per questo ruolo e non conta destra e sinistra, perché tanto non ha neppure la progressione per andare sul fondo, lo riprendono dopo 2 metri. Sinceramente non ricordo come giocava a Torino, ma secondo me era una seconda punto, un tre-quartista o qualcosa del genere.
la dura verità è che abbiamo in rosa molti giocatori di una categoria inferiore a quella necessaria per quello che vogliamo noi. Quando ce ne sono troppi in campo anche l’Udinese può diventare uno scoglio molto duro. La società ha lavorato per arrivare meglio dell’anno scorso, magari in Europa League e giocarsela in Conference ed è in linea (direi oltre) le sue previsioni. Per poter fare meglio servirebbe aver investito meglio i denari e soprattutto gli stipendi dei sotto categoria che abbiamo, perchè per aumentare i budget ci vogliono entrate che non abbiamo. In pratica avremmo potuto risparmiare direi 15 di Mln di cartellino e 6/7 Mln lordi di ingaggio sui sotto categoria ed allora avremmo potuto provare a comprare un buon giocatore. Ovviamente ci vuole in regia uno che ci capisce (un Sartori per esempio) che noi ovviamente non abbiamo. Per cui avanti così siamo questi e siamo in linea con le previsioni, non credo che dal mercato di gennaio arrivi molto (purtroppo). Aggiungo subito che chi dice “siamo quarti’ e quarti ci siamo grazie alla rosa che abbiamo” dice una cosa a mi a avviso sbagliatissima. Quarti ci siamo grazie a quei 7/8 giocatori che hanno giocato al top ed alcuni oltre le loro potenzialità, mentre i sotto categoria non lo sono da questa stagione ma da sempre, non hanno mai inciso per cui inutili da sempre. Poi se una/due partite ottime a stagione sono sufficienti.. beh allora vediamo il calcio in maniera diversa.
Una precisazione, quando dico che avremmo potuto risparmiare sui sotto categoria intendo dire che avremmo potuto prendere lo stesso numero di giocatori con prestazioni sportive equivalenti spendendo di cartellino ed ingaggio la cifra che ho stimato.