La Fiorentina esce subito con una grande delusione da questa Supercoppa saudita e anche con un risultato pesante che ovviamente non ci sta, ma questo conta poco. La chiave della partita è stata chiara, direi quasi elementare. Il Napoli si difende e colpisce in contropiede. La Fiorentina che gira palla e prova a sfondare da qualche parte, senza riuscirci. In questo caso contano le giocate. Ci vuole una grande giocata di Kvara per consentire al Napoli di colpire appunto in contropiede. E da giocatori veri sono il lancio di Juan Jesus e il gran gol di Simeone. Dopo due anni di carestia dei centravanti, fa strano ricordare il cholito come il centravanti di difesa, cacciato perché non sapeva segnare più di una dozzina di gol a campionato… una chimera oggi. Dopo il gol il Napoli ovviamente ha rafforzato il suo gioco catenacciaro. La Fiorentina ha creato però le sue occasioni, con Ikoné un paio di volte, con il palo di Quarta e il gol annullato a Beltran, con il rigore. Questo rigore racconta la storia di Ikoné a Firenze. Una qualità tecnica elevata, forse maggiore dello stesso Nico. Una giocata da applausi, stop da far vedere alle scuole calcio, dribbling su doppia marcatura, rigore. E poi tiro alle stelle. Forse potrebbe essere davvero la giusta scena finale della storia di questo giocatore a Firenze. Vediamo. Intanto bene vendere Brekalo che ha giocato a nascondino dietro Di Lorenzo. Nel secondo tempo con ingresso di Nzola e Sottil si sono creati solo presupposti per trovare il varco giusto, ma non sono stati poi sfruttati a modo. Nel finale a chiudere la gara la doppietta di Zerbin. Il secondo sinceramente anche con una decisione imbarazzante del quarto uomo che ha permesso a Zerbin, che era uscito per infortunio, di materializzarsi improvvisamente alle spalle di Duncan. Ma ovviamente la partita era già chiusa ed era inutile fare polemiche.
Sui singoli vorrei aggiungere che continua il momento di difficoltà di Biraghi e Kayode e penso sia arrivato momento di dare spazio a Parisi e Faraoni. Molto bene Arthur, alcune cose buone altre meno di Duncan. Alla fine benino anche Beltran. Sui due centrali poco da dire. Insomma, questa Fiorentina ha prima di tutto bisogno di trovare le sue ali, alte e basse.
Da alcuni la Fiorentina veniva data favorita stasera quindi si torna a Firenze con questa delusione, però anche con una considerazione e un piccolo sospiro di sollievo. La considerazione, almeno la mia, è che nella corsa all’Europa con questo Napoli possiamo gareggiare. Mazzarri piano piano è atterratto su un gioco primordiale, che gli consente sicuramente di vincere partite come queste, ma che potrebbe fare fatica a mettere insieme punti con continuità. Il sospiro di sollievo è che possiamo rientrare a Firenze, recuperare giocatori importanti, magari integrare nuovi arrivi, tirare un po’ il fiato e riprendere con determinazione il cammino in campionato.
Tornate a casa che meglio….figuraccia
Tre cose veloci come le tre pere con cui torniamo a casa:
1 – Mazzarri la poteva vincere solo in contropiede e Guardiola ha pensato bene di concederlo. Sono tre anni che Guardiola le partite le perde quasi sempre così, dice che impara dagli errori, aveva detto che le finali perse gli avevano insegnato qualcosa ma non mi sembra che sia stato così.
2 – Quante volte in tre anni di Guardiola abbiamo visto sui piedi del nostro centravanti un’occasione come quella capitata a Simeone ieri sera? Io me ne ricordo una sola, quella con cui Cabral fece un gol alla Cremonese. Voi ne ricordate altre? E siamo sempre a discutere sul perché alla Fiorentina manca un centravanti?
3 – Ieri sera il povero Willy ha fatto il massimo di quello che sa fare, cioè prendere rigore, poi ha sparato alle stelle, ma lì non è colpa sua, è colpa di chi ha deciso di fargli battere il rigore. Credo che Willy sia il prototipo di giocatore preferito da Guardiola, quello che fa un fiore e poi ci c..a sopra.
Io le partite della Fiorentina me le guardo tutte motivo per il quale avevo poche speranze prima dell’inizio e quasi zero dopo aver visto le due formazioni titolari e l’assetto in campo. La nostra formazione purtroppo era quasi scontata a meno di invenzioni che in una semifinale si fa fatica a provare. Spiace per quei pochi giocatori forti che abbiamo che ieri saranno rimasti sicuramente un molto delusi. Più di così questa squadra non può dare, se rientreranno Dodo’ e Nico e Duncan, Bonaventura ed Arthur ritroveranno di nuovo una buona forma (gli altri assenti ed i panchinari non spostano di una virgola la situazione attuale) potremmo giocarcela come la prima parte del campionato, altrimenti si farà più o meno come si è fatto anno scorso (7/9 posto) che è comunque più del valore reale (di calcio non di soldi!!!) della nostra rosa. Forza Fiorentina!
Faccio molta fatica ad andare dietro all’accanimento terapeutico nei confronti di un’idea di allenatore che è completamente smentita dai fatti, specialmente se siamo d’accordo che abbiamo una rosa da 7/9 posto. Essere andati due anni consecutivi in conference sarebbe il massimo rispetto a questo concetto, fare due finali, essere quarti in campionato, in semifinale per la terza volta in coppa Italia e agli ottavi come primi in conference un mezzo miracolo.
Ieri potevamo anche decidere di giocare a ping pong con il Napoli e poi giocarsela ai rigori… fosse servito magari per vincere la coppa poteva anche essere strategica. Per andare a giocarsi la finale probabilmente con l’Inter dove magari si poteva affittare il pulman da mettere davanti alla porta, sinceramente anche triplo NO.
Sui giocatori, partendo dal principio assoluto che i soldi non li regala nessuno a nessuno, equazione soldi=calcio è quasi sempre vera. Noi ci strappiamo le vesti per i 15 milioni spesi per Ikoné, a questo giro non sarebbero bastati forse 20 per prendere Ngonge (transfermarket lo da sempre a 6 milioni). Per gioco vorrei chiedervi quante centinaia di euro saresti disposti a scommettere che Ngonge ripagherà questa scelta nel Napoli di Mazzarri?
Salvo sorprese, la Fiorentina spenderà una decina di milioni comunque per prendersi una nuova scommessa per il calcio italiano.
Se invece arriva Zaccagni come qualcuno aveva detto, allora tanto di cappello, o magari Lauriente, che non viene per meno di 20 milioni e che comunque deve ancora dimostrare.
Certamente avere DS illuminati consente di abbattere un po’ la relazione soldi-calcio, ma non è facile e non è sempre oro quello che luccica. A tanti, anche a me, sono piaciuti i colpi di genio di Corvino, ma è anche vero che spesso ha riempito le rose di decine di calciatori da dover poi smaltire in qualche modo.
Questa società non vuole andare per scossoni, vuole allungare il passo, ma con la propria gamba. Può piacere, può non piacere (magari a prescindere perché non piace ingombro della società stessa a Firenze). Poi magari il prossimo anno invece che con Guardiola lo farà con Mazzone, ma importante è provare a crescere, provando ogni tanto a resistere alla tentazione di buttare via tutto il secchio dell’acqua.
Sulle occasioni alle nostre punte su tre anni, penso abbiano perso il conto anche i più maniaci delle statistiche.
Alla società non rimprovero niente dell’aspetto non sportivo, anzi, hanno fatto il Viola Park e avrebbero fatto lo stadio; rimprovero poco dell’aspetto sportivo, di sicuro Boateng, Lirola, Ikoné, il russo, quelli costati uno stonfo di soldi e serviti a niente. Non sono di quelli che pensa che Commisso debba spendere a ufo, per me fa bene a puntare sui giovani, però voglio gente con la bava alla bocca, alla Parisi, non dolci come Ikonè. Voglio una squadra di mastini, che giochino attaccanti o difensori, vedrai se arrivano anche i risultati.
A Guardiola rimprovero il suo integralismo, si gioca sempre nello stesso modo: pressing altissimo a centrocampo chiunque abbiamo di fronte e qualsiasi sia il risultato. Come ho detto prima, conto solo un’occasione come quella capitata ieri sera a Simeone in tre anni di Guardiola. Perché? Perchè una volta non possiamo sorprendere l’avversario? Perchè una volta non possiamo ammettere di essere più deboli e giocare umilmente?
C’è però una bella differenza tra la società e Guardiola, la prima ha dimostrato negli anni di saper fare tesoro dei propri errori, Guardiola no, non ha imparato niente, anzi forse è peggiorato.
Ciao Simone e Davide, sempre un piacere leggervi accapigliati per la Fiorentina 😉
Vi conosco e so leggere anche tra le righe della vostre critiche il grande amore e la grande passione per la nostra Viola.
Sull’allenatore sto con Davide anche perché Simone non vuole ammettere (ma so che lo sa) che Italiano non impara dagli errori che lui denuncia perché… non sono errori!
Sono rischi calcolati che permettono ad una rosa mediocre ma molto affiatata e unità dalla filosofia di gioco spregiudicata di ottenere risultati che vanno ben oltre il proprio valore assoluto.
Purtroppo questo non basta per vincere e per vincere la Supercoppa non sarebbe bastato nemmeno stravolgere il proprio gioco perché poi l’Inter è di altra categoria) ma con questa rosa è un Risultato ESSERCI nella Supercoppa, così come lo è stato giocarsi la Conferenze e la Coppa Italia l’anno scorso.
Il problema non è fare tirare il rigore a “pulcino” Ikone, ma averlo in squadra e soprattutto non averne uno migliore.
Perché è con i giocatori (e gli uomini) forti che si vince.
È con i giocatori forti che si possono cambiare le tattiche e non giocare solo secondo schemi preparati in allenamento.
Noi non li abbiamo (o ne abbiamo troppo pochi) e allora dovendo scegliere un gioco che renda pericolosa una squadra che nei singoli non lo è, Italiano ha scelto un gioco spregiudicato e divertente che permette a dei mediocri di sentirsi forti e pazienza se qualche volta ci fregano in contropiede.
Quando gli prenderanno giocatori di maggiore qualità vedrai che Italiano ti dimostrerà che gli errori li capisce molto bene e la Fiorentina potrà permettersi un gioco diverso: perché a quelli bravi non serve creare tante occasioni perché concretizzano senza sprecare. Ad esempio se hanno un rigore lo segnano.
Aggiungo che grazie al gioco spregiudicato:
– Milenkovic, che era già in partenza, si è convinto a rimanere;
– i tifosi che con Iachini & c di erano allontanati, sono tornati alle stadio
– alcuni giocatori di livello vengono volentieri (vedi Arthur, Parisi)
– si riescono a valorizzare le qualità di giocatori che erano considerati spazzatura (Amrabat, Kouame, Duncan, Saponara…)
Grande Gattaccio!! 🙂 Devo dire che condivido al 100%. Rischio calcolato penso sia una definizione corretta, anche perché poi, in certi frangenti, in certe partite (diveramente magari da quello che faceva al primo anno) ha deciso di giocare anche più accorto, con baricentro più basso, con difesa a 3 ecc. Una cosa è certa, Italiano quasi mai improvvisa. In particolare, cambiare l’assetto della difesa è la cosa più complicata. Passare da 4 a 3 o peggio ancora a 5, richiede un cambiamento sensibile di posizioni e movimenti. E, una volta finito il ritiro, quanti giorni ha avuto realmente Italiano per provare cose diverse con tutta la rosa?
A volte diciamo ovvietà, tipo per esempio il vantaggio a non avere le coppe. Ma poi ce ne dimentichiamo il giorno dopo. Basta vedere come è cambiata la Juve in questi 4 mesi, da essere inguardabile, a una squadra che comunque ha trovato una sua identità molto precisa.
E ora Gattaccio non aspettare un anno per farti sentire!
Ciao Gattaccio, è un piacere sentirti anche per me.
Sul rischio calcolato direi che è un rischio calcolato male, male perché siamo sempre a rischio e perché le squadre ci aspettano perché sanno che giochiamo a quel modo. Fare gol alla Fiorentina è abbastanza facile, basta aspettare.
Credo come te che non avremmo vinto la Supercoppa, e nemmeno mi interessa tanto, ma l’anno scorso in Coppa Italia eravamo passati in vantaggio e poi concedemmo tre contropiedi facili invece che provare a farli noi. Così come agli inglesi concedemmo due occasioni, di cui l’ultima paradossale. Possibile che queste cose non siano comprese?
Di Bartalomei tirava tutti i rigori della Roma, Antognoni tutti quelli della Fiorentina, Baggio lo stesso, perché non c’è una gerarchia? Possibile che siano equivalenti? Possibile che non ci sia uno che li tira meglio dell’altro?
Quando prenderanno giocatori di maggiore qualità, forse dopo fatto lo stadio, chissà se Guariola ci sarà sempre. Magari avrà fatto la fine di Montella o Sousa… Quando un allenatore arriva a considerarsi più importante dei giocatori stessi o lo è davvero o lo fanno fuori.
Devo dire che, specialmente in certe gare, è vero che la Fiorentina sembra poter prendere gol da tutti… il rischio calcolato va visto però nel tempo e tanti di quelli che fanno gol facile alla Fiorentina finiscono dietro o molto dietro alla Fiorentina, in classifica, in coppa Italia, in COnference.
Sui rigori, si è creato un caso solo perché è Ikonè. Su Bonaventura e anche Nzola sono stati tutti zitti. Antognoni era rigorista ma non era buon rigorista. Baggio ha sbagliato uno dei calci di rigore più importanti della storia. E, come giusto che sia, ok in campo a Ikone l’ha dato Bonaventura, perché l’allenatore può dare le gerarchie, ma non può entrare in campo e quindi dovrebbe essere semmai il capitano a prendersi la responsabilità. Ma come dicevo, i rigori si fanno e si sbagliano e vale anche per i campioni assoluti.
Infine sul modo di giocare. E’ vero che a volte l’atteggiamento spregiudicato sembra indebolire molto la difesa. Però se ci sono momenti in cui la Fiorentina mi sembra davvero debole è quando cede completamente pallino agli avversari e aspettiamo. I nostri giocatori non hanno caratteristiche ideali per difendere costantemente negli ultimi 20 metri. Lo possiamo fare negli ultimi 15/20 minuti, ma non per una partita, specialmente contro squadre di alto valore tecnico davanti. Il gol con il West ham è stata una lettura errata su una azione praticamente a partita finita… si lo so, beffa finale, però bisogna anche valutare le cose. Non è che ogni 5 minuti avevano un’occasione così.
Butto lì un argomento che non centra niente con quest’articolo, magari Davide prende ispirazione.
https://www.violanews.com/stampa/buon-non-compleanno-nuovo-stadio-dieci-anni-fa-il-primo-plastico-della-cittadella-viola/
Il 19 settembre 2008 Diego Della Valle svelò per la prima volta alla città il progetto della cittadella viola. Sono passati 16 anni e ancora non è stato smosso un mattone. Oggi abbiamo lui https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/salvini-viola-park-nuovo-stadio-av88e81q che ha preso la palla al balzo per conquistare la poltrona di sindaco di Firenze. E chi lo ferma??? Elly Shelly???
16 anni, ne avevo 37 oggi ne ho 53, quali argomenti, quali basi, quali fatti possono presentare quelli del PD per contrastare il politico più idiota d’Italia? Cosa hanno fatto in 16 anni se non rimpallarsi responsabilità, indecisioni, opposizioni, scale elicoidali?
Gattaccio Viola, non ci sono i like in questa pagina per cui lo posto qui, sono daccordo con te al 100%.