La Fiorentina vince anche a Torino con un’altra gara più tosta che bella e anche per questo è davvero bello per i tifosi viola guardare la classifica. Con la sconfitta del Napoli e la vittoria dell’Inter, la Fiorentina rimane terza, ma a soli 3 punti dalla vetta. Ma se davvero guardiamo bene la classifica, si vede come 6 squadre sono in pochissimi punti. Può arrivarci anche il Milan se vince recupero a Bologna. E non sfugge che la Roma, adesso molto indietro, ha comunque la squadra per portarsi nella zona Europa. Tutto questo per dire che è poco utile e forse pericoloso oggi innamorarsi di questa classifica. E’ molto più importante guardare avanti e capire dove possiamo migliorare. Se vogliamo studiare e applicarci da grande squadra, dobbiamo lavorare ancora molto sui nostri difetti e sulle nostre potenzialità inespresse. Oggi, appunto, non è stata una bella Fiorentina. Complice forse anche un po’ di stanchezza, abbiamo difettato in qualità, sia in costruzione, in particolare con il centrocampo, sia per finalizzare. Dobbiamo considerare che, come avevamo anticipato domenica scorsa, questa è la prima settimana dove veramente Palladino ha dovuto gestire le tre partite con i titolari e un turn over misurato. E a causa delle assenze forzate, abbiamo visto che Bove, Colpani e un po’ anche Gosens hanno sofferto questa terza gara. Oguno dei tre ha evidenziato, specie nella ripresa, poca lucidità e anche un po’ di pesantezza nelle gambe. La Fiorentina comunque ha retto come squadra, riuscendo quasi sempre ad essere molto corta e compatta, con raddoppi quasi sempre ben fatti. E’ riuscita però a creare poco e quando ne ha avuto occasione, è mancata appunto la qualità nelle giocate. Lo stesso Sottil non è stato intenso e brillante come contro il Genoa. Per fortuna è bastata la zampata di Kean, che quando c’è si sente e come. E se con i cambi, Adli e Mandragora hanno portato un po’ di ossigeno e un po’ di qualità in mezzo al campo, Koaumé e Ikoné non hanno inciso minimamente. Hanno anzi sbagliato giocate che potevano chiudere la gara un po’ in anticipo. In tutto questo, c’è un dato davvero importante e nuovo per la Fiorentina. Anche oggi senza subire gol. E c’è da qualche giornata un mistero che avvolge le nostre partite. Il centroavanti avversario tende a sparire. Era successo a Morata, a Dovbyk. Oggi è successo anche a Sanabria, a parte mezzo sussulto su mezza rovesciata. Poi ti viene a mente che li marca Comuzzo. Tutto molto presto, ma far sparire i centravanti, anche quelli forte, dalla partita non è una dote comune, specialmente nel calcio di oggi. Ma dobbiamo anche qui guardare avanti.
Giunti a novembre, guardare avanti deve essere un impegno anche della società. Fanno davvero innervosire i titoloni dei giornali, quelli fiorentini in particolare, che già ritengono la Champions un obiettivo naturale. Tutto questo ovviamente per tenere alta l’adrenalina dei tifosi e semmai andare addosso alla società, come è stato ai tempi di Sousa. Certo in quel caso fu il portoghese stesso a istigare. Sappiamo che è davvero improbabile alzare a gennaio gli obiettivi di una squadra, se ovviamente si vuole rispettare le regole finanziarie. A gennaio però si può intervenire per provara a colmare lacune, per provare ad alzare un po’ il livello in alcuni reparti. Guardare avanti per Pradé & co significa trovare un buon vice kean. E potrebbe comprendere anche la ricerca di un sostituto di Ikoné, con la speranza che Sottil sia sempre di più quello visto a Genova.
Ieri ho visto una partita ancora più brutta rispetto a quella di Genova, noi abbiamo giocato peggio, il Torino ha costruito un’azione, quella del palo.
Due squadre molto accorte, chiuse sulla trequarti, un po’ di pressing, qualche ripartenza, qualche giocata tecnicamente impresentabile e partita risolta dagli episodi che sono girati a nostro favore.
Ero molto preoccupato per la terza gara in una settimana e credevo che si facesse un po’ di turn over, ma Palladino non ci sente proprio da quell’orecchio, con lui il tasso di variabilità della formazione tende allo zero, proprio così come per l’altro tendeva all’infinito.
Ieri abbiamo avuto numerose conferme: Richardson non è male, Bove è dappertutto, Colpani è mezzo e mezzo però una minima fase difensiva la fa, Sottil è almeno 3/4 di giocatore, Beltran fa un gran lavoro a tutto campo, la difesa è di sostanza e Kean è insostituibile. Infatti, quando siamo arrivati al momento delle sostituzioni e sono entrati in campo Kouamè e Ikonè, è iniziata la sofferenza. Pradè a Gennaio dovrebbe inventarsi un due al prezzo di uno per un vice Kean decente.
Mi dispiace solo non vedere Kayode impegnato di più, ma il Dodo attuale è veramente in forma. Poi avrei voglia di tentare l’esperimento con Sottil alto a destra e Parisi alto a sinistra, due esterni vecchia maniera che fanno la fascia avanti e indietro, Sottil è un pochino migliorato in questo senso, e che arrivano sul fondo a crossare con il piede buono. Non credo proprio che farebbeo peggio di Kouamè e Ikonè esterni come ieri.
Sugli esterni abbiamo capito che Palladino (ma ormai quasi tutti i tecnici moderni), cerca qualcuno che sappia fare 1 contro 1, perché è il modo più diretto per creare superiorità e qualche occasione da gol. I cross dal fondo sono sempre molto pericolosi, ma bisogna saper riempire bene l’area di rigore, altrimenti sono inutili, partendo dal presupposto che non esistno più le coppie Graziani-Pulici e tutte quelle che possono venire in mente. Quelli che prima erano i tornanti o le ali oggi sono i terzini e la Fiorentina comunque può dire di avere due buoni terzini.
Poi Palladino ci sta sempre più sorprendendo e magari mette anche le ali a piedi non invertiti.
Per il resto concordo. Dispiace anche a me non vedere Kayode. Lo vedremo sicuramente giovedì. Bove ieri era sfinito, così come Colpani e Gosens. Però da una parte è giusto farli entrare anche nella gestione delle 3 gare.