La Fiorentina mercoledì sera è scesa in campo con un bel peso nella testa, nel cuore e nelle gambe. E si è visto in campo, specialmente nel primo tempo. Era inevitabile. Ricordo molto bene la partita post Astori, con il Benevento. Certo li gli eventi furono nefasti. La partita fu comunque quasi surreale. E anche mercoledì non è stato facile per i viola scendere in campo. Comunque è stata partita vera e nulla dobbiamo togliere all’Empoli che ha fatto una gara gagliarda. E’ chiaro che non è possibile quantificare quanto fosse poi questo peso nei giocatori della Fiorentina. E allora è giusto commentare la partita per quello che è stato. E il primo tempo, seppur con una formazione quasi titolare, ha visto una Fiorentina senza praticamente centrocampo. Sono rimasto colpito che Palladino abbia fatto questo doppio esperimento di Quarta a centrocampo. Non so se ci credeva o se ha voluto avere una controprova rispetto a quello che molti tifosi avevano rivendicato come loro idea geniale. Fatto sta che la partita contro l’Empoli ha dimostrato che la mediana non è roba da Quarta. La complessità di questo gioco semplice passa anche dal fatto che fra giocare 15 metri più indietro con solitamente tempi sufficienti per impostare, visione frontale e giocare 15 metri più avanti, girato spesso verso la nostra porta e portato a fare giocate nella frazione di secondo ci corre un abisso. Penso, spero che non vedremo più questo esperimento. Nonostante questo la Fiorentina avrebbe avuto anche occasioni importanti per pareggiare. Nella ripresa con due centrocampisti veri è stata un’altra partita. La Fiorentina l’ha ribaltata, avrebbe avuto occasioni per chiuderla. Forse anche per questo sembra abbia spento un po’ il cervello e l’Empoli ne ha approfittato. Questa volta non abbiamo avuto la fortuna dalla nostra parte, nei cm residui nel salvataggio sulla linea, nel rigore solo mezzo parato da Terracciano. Che ovviamente è diventato il nuovo capro espiatorio delle sconfitte viola.
Rimane però il fatto che questo passo falso in coppa Italia lascia un bel peso anche nella stagione viola. E’ vero che siamo molto in alto nel campionato. Ma a inizio dicembre non è garanzia di niente, perché comunque sempre con 7/8 squadre ce la dovremo vedere fino alla fine. Questo vuol dire che questa sconfitta lascia adesso un’eredità più importante per la Conference, che non possiamo sbagliare. Perché sarebbe complicato gestire 20 giocatori solo con il campionato. E perché per poter arrabbiarsi per finali perse occorre prima di tutto nelle finali arrivarci.
Purtroppo da alcuni decenni la Fiorentina è fra quelle squadre che, fra partecipare e vincere, deve accontarsi di usare il campionato per partecipare a coppe e provare a vincere qualcuna di queste. Negli ultimi 55 anni abbiamo vinto 3 coppe Italia. E dal 2001 abbiamo fatto 4 finali di cui 3 negli ultimi due anni. Questa è la storia, che non si può contraddire, ma saper interpretare. E siccome questa mi sembra una squadra intelligente con un mister intelligente, penso che saprà gestire questo peso.
Un commento finale sulla formula dei rigori dopo 90 minuti. Se il calcio mondiale si sta abissando con decisioni paradossali per provare a vendere e rivendere qualcosa che sta perdendo sempre di più in emozioni e passioni, quello italiano risponde sfiorando il ridicolo. E ci stiamo sempre più avvicinando verso il punto di non ritorno.
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