Siamo vivi

siamo vivi

Dato che Davide ormai ci ha abbandonato nella scrittura, provo io a rinnovare l’entusiamo. Oddio, forse entusiasmo è una parola troppo forte, diciamo che provo ad alimentare quella fiammella rimasta accesa.

Dopo la partita di Genova possiamo dire che siamo vivi. Si, siamo vivi, la squadra ha dimostrato un certo attaccamento alla maglia e alla classifica. Abbiamo corso, lottato e degnamente combattuto fino alla fine. E’ mancata la vittoria ma forse è meglio così, perché vincere subito fuori casa avrebbe esaltato troppo l’ambiente, invece è bene che rimangano tutti a testa bassa a lavorare; inoltre, il pareggio, asseconda anche la mia parte scaramantica.

Un pareggio sfortunato diciamo, frutto di due paperissime di DeGea, che ha spalle larghe e esperienza per reggere le critiche. Il Genoa ha avuto tre occasioni, i due gollonzi e un rigore di rimpallo. Vero che anche noi abbiamo avuto un rigore fortunato, ma nei 90 minuti siamo stati l’unica squadra a costruire qualcosa, ad avere qualche occasione da gol degna di questo nome.

Della formazione iniziale mi è piaciuto il centrocampo, il miglior centrocampo a tre che possiamo mettere in campo, con l’utilizzo anche del miglior subentrante che abbiamo e con Fagioli in panchina tutto il tempo. In difesa mi dispiace che Comuzzo sia così poco utilizzato, però diciamo che ci siamo affidati all’esperienza, il salto grosso lo faremo se e quando ripasseremo a difendere a quattro, in modo da liberare un posto in avanti. A quel punto potremo mettere in campo il nostro miglior attacco: Gud, Modric e Kean, con Piccoli di rincalzo.

Due velocissime parole su Pradè: ha fatto del bene (oscuro) e del male (lampante). Per me scegliere Palladino che si presenta con la difesa a tre dopo tre anni di buona difesa a quattro di Italiano è stato un errore strategico enorme, proseguito con il salto dalla padella alla brace scegliendo Pioli. Aggiungo inoltre che MIlenkovic e Kayode non andavano venduti, per me sono stati un piacere ai procuratori, forse un modo di ravvivare le casse della Fiorentina. Clamoroso inoltre l’ingaggio di Ikonè, 15 milioni nel cesso e, se andiamo più indietro, sbagliato (a posteriori) prendere Gomez quando c’era Toni in casa, anche quelli furono soldi buttati via, tanti soldi buttati via. Imbarazzante il caso Milinkovic-Savic. Buone le vendite di Vlahovic e Cuadrado. Il più grosso difetto che rimprovero a Pradè è la totale mancanza di coraggio in certe situazioni, all’opposto le sue insistenti manifestazioni “siamo un gruppo”, “lavoriamo in gruppo” che magari saranno servite per far crescere le persone intorno a lui. Riconosciamogli il grande aiuto a Commisso per far nascere questa Fiorentina e la sfortuna dei 10 cm di fuorigioco di Jovic in finale di Conference. La carriera di Pradè (e Italiano) a Firenze sarebbe stata tutta un’altra.

Finisco manifestando la mia totale riconoscenza a Rocco Commisso per come sta portando avanti la Fiorentina, se siamo dove siamo e più colpa di chi non ci fa fare lo stadio che di sua. Purtoppo ha un grosso difetto, non vive in Italia.

Rimanete in linea, forse il 27 Novembre andiamo a vedere Fiorentina-AEK Athens, Davide ci aggiornerà una settimana prima.

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