Vedere la classifica stasera fa un po’ male, sia per quello che poteva essere, sia per il fatto che finiamo il girone di andata mettendoci in coda al quartetto di testa e facendo passare avanti anche la Juve. Possiamo dire però che questa stagione è difficile per (quasi) tutti, non solo in Italia: nella Liga ci sono 4 squadre in 5 punti, con l’Atletico in testa; anche in premier le gerarchie sembrano cambiare, con l’Arsenal in testa, dopo la cavalcata del Leicester di Ranieri. E da noi tutti fanno fatica a vincere con continuità… in questo momento ovviamente fa eccezione la Juve, che viene da 9 vittorie consecutive… ma nonostante questo è a 2 punti dalla vetta e le ultime vittorie sono state sofferte, anche con squadre di seconda fascia. Sta bene il Napoli, che viene da tre vittorie, dopo però aver perso a Bologna e pareggiato con la Roma. E l’Inter ha perso 2 partire delle ultime tre, entrambe a San Siro… non parliamo poi della Roma, che comunque è a 4 punti da noi e a 7 dalla vetta. Insomma, oggi ovviamente vediamo tutto grigio, ma in una stagione in cui l’equilibrio anche in vetta è elevato, il campionato diventa difficile per tutti e probabilmente lo sarà per ancora diverse giornate. Smaltita allora la rabbia della sconfitta con la Lazio, la Fiorentina intesa come dirigenza, come direzione tecnica, come squadra, deve prendere l’occasione della chiusura del girone di andata come un vero giro di boa e provare a fare un reset mentale completo: dopo una escalation ed alternanza di speranza, delusioni, sogni, tutto comunque inatteso, per i viola inizia l’altro campionato. Sconcerti con i suoi toni sempre forti ha espresso bene il concetto dicendo che “abbiamo conquistato un impero troppo vasto da gestire”… detto in altre parole abbiamo troppi punti, o meglio, siamo troppo vicini alla vetta rispetto a quello che pensavamo ad inizio stagione e questo può sfuggire al nostro controllo. Questa è una verità che nessun tifoso può confutare: per questo motivo è davvero insensato e distruttivo criticare/giudicare società e squadra come se il risultato ottenuto in queste 19 giornate fosse il minimo sindacale. E’ fondamentale invece che società, squadra … e tifosi provino a valutare e capire come gestire questa situazione, provando se possibile a ridefinire obbiettivi: al di la del fatto che la Fiorentina di Sousa gioca ogni partita per vincere, penso che il primo obiettivo debba essere quello di mantenere la nostra posizione nei primi quattro, ripartendo con la consapevolezza che è un campionato difficile… non dimenticando però che è difficile per (quasi) tutti.
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