Veniamo da due vittorie consecutive, una in campionato, una in Europa League, fra l’altro impiegando ben 21 diversi titolari… un segnale positivo che ci fa sperare in una contro tendenza rispetto alla discontinuità sia di risultati, sia di forma di questa prima parte della stagione. Contro il Cagliari sarà sicuramente un’altra prova impegnativa per vedere se la squadra ha finalmente trovato la strada giusta. E per fortuna Montella ha a disposizione 23 giocatori in buona forma, che negli ultimi 7 giorni hanno accumulato solo 90 minuti o poco più. Vediamo che formazione presenterà: Joaquin potrebbe in effetti meritare la conferma, ma in ottica 3-5-2, ci sarebbe anche la voglia di vedere Cuadrado al suo posto con davanti la coppia Marin Gomez… ma forse è ancora presto.
Ad ogni modo, a proposito di formazioni, dopo la conferenza di Montella, continuo a chiedermi che senso hanno queste intervista pre-gara, dove nessun allenatore ormai dice niente sulla partita, se non cose scontate e sinceramente anche poco utili. E su questo mi sento di andare davvero in contro tendenza, anche rispetto a questo filone che vorrebbe porte aperte agli allenamenti, giocatori vicini ai tifosi, presidente a giro per la città. Oggi il calcio è un prodotto in netto over selling rispetto a quello che effettivamente può fornire. Tutti parliamo della crisi del calcio italiano e al tempo stesso tutti affermano che vivere il calcio in Italia è più stressante che negli altri Paesi. Questo significa che in Italia il prodotto calcio è interessato più a vendere il fuori campo che lo spettacolo dentro il campo. A me dispiace molto dirlo, perché sono cresciuto con la speranza e la gioia di incontrare un giocatore della Fiorentina fuori dalla stadio. Ma oggi tutto quello che viene offerto è prima di tutto fagocitato dai media, dalla stampa, dalla critica, prima ancora che dai tifosi. E cosa non trascurabile, oggi le partite si vincono anche nei dettagli, in precise azioni di gioco, in precisi movimenti, che un allenatore non può dare in regalo agli avversari tramite la miriade di inviati che bazzicano le sedi ed i campini delle squadre. E quindi sto con Montella che difende la riservatezza del suo lavoro… sperando e tifando che questo possa dare più gioie possibili quando scendono in campo i ragazzi.
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