Sorriso finale

Dopo una lunga serie di partite tristi, a volte brutte, a volte insipide, pur se a giochi fatti, la Fiorentina ci ha regalato un sorriso finale, poco utile, ma comunque non scontato e per questo ancora più piacevole. Pur partiti con l’handicap iniziale del gol della domenica di Lulic, la Fiorentina, forse scrollandosi di dosso il peso dell’obiettivo e di un girone di ritorno surreale, sembra aver ritrovato il meglio di se stessa, abbinando al solito possesso palla, anche una discreta incisività. Sarà la voglia di Zarate, sarà la buona serata di Bernardeschi, Vecino e Tello, sarà che Roncaglia, subentrato ad Alonso infortunato, si è destreggiato bene sulla fascia, sarà forse che la Lazio i suoi problemi ce li ha, fatto sta che i viola sono arrivati spesso pericolosamente sotto porta e nel giro di 15 minuti va a segno 3 volte. Lo fa con Vecino, con un gol forse tardivo, ma davvero benvenuto! Lo fa con una doppia combinazione, prima Tello – Berna (fotocopia del gol di Bologna) e poi Berna Tello, con lancio perfetto del nostro numero 10 e 60 metri di contropiede dello spagnolo. DAvvero bella poi l’azione creata centralmente e nello stretto con tre passaggi di prima, che nel secondo tempo porta al quarto gol dei viola e addirittura il secondo di Vecino. E allora regaliamoci questo sorriso finale, visto che la Lazio è da anni la nostra bestia nera e gli abbiamo dato una bella lezione… un sorriso finale anche per il buon esordio di Lezzerini, che certo non ha fatto rimpiangere Tatarusanu. Un sorriso finale perché, se è vero che la Fiorentina avrà molto da cambiare, la partita di stasera ci ha ricordato che abbiamo anche giocatori importanti, come Berna, Tello, Vecino, Astori ed altri da cui poter ripartire.