Il capitano affonda… da solo

Era successo con Dainelli, è successo con Montolivo (anche se in quel caso c’ha messo del suo), è sucesso lo scorso anno con Pasqual… si è ripetuto quest’anno con Gonzalo Rodriguez: mentre la nave Fiorentina, anche se barcolla, per ora sta a galla, il suo capitano affonda… da solo. Per quanto mi riguarda, mi ha abbastanza toccato la conferenza di saluto di Gonzalo: ha parlato con emozione, ma al tempo stesso con le idee chiare. Ha ringraziato tutti, ma non nasconde di essere deluso per questo tipo di chiusura con la maglia viola. Ha evidenziato i punti cardine di questi 5 anni: l’abbraccio di Firenze, l’esaltazione per il 4-2 alla Juve, la delusione della finale di coppa Italia, l’amarezza per non aver di nuovo raggiunto l’Europa, ma al tempo stesso il cicchetto ai tifosi brontoloni: “Abbiamo fatto passare come una cosa normale entrare tutti gli anni in Europa, ma non è così” e comunque la convinzione e l’augurio che la Fiorentina il prossimo anno sarà più forte. Non si può sapere quanto sia stato sincero Gonzalo, ma queste son parole da capitano vero. E sinceramente non capisco il meravigliarsi di certi giornalisti illustri (Riali e Sandrelli) per aver ospitato questa conferenza nella sala stampa della società: come detto ha parlato da vero capitano, ha manifestato un po’ di delusione per la gestione del rinnovo, ma non ha mancato di rispetto a nessuno, tantomeno alla società. Cosa si sarebbe detto anzi se al giocatore (addiritttura messo fra i top dei 90 anni viola)  fosse stato impedito di parlare tramite l’organo ufficiale? Certi giornalisti accusano di confusione e non chiarezza la società, ma di confusione e poca chiarezza sono i primi a peccare.

Era successo con Dainelli, con Montolivo, con Pasqual e ora con Gonzalo Rodriguez: non può essere un caso… e questa è una cosa concreta da criticare a questa società. Va bene rispettare i contratti ed è leggittimo (e probabilmente spesso anche tecnicamente sensato) chiudere con certi giocatori: ma certi giocatori, in particolari questi capitani veri, meritano un qualcosa in più del semplice gioco delle parti… meritano soprattutto il silenzio di Corvino ed un eventuale confronto solo con la proprietà. Perché se un capitano affonda… da solo, è una macchia in più nella storia della nave.