Scrivo questo articolo di post-gara volutamente in modo post-datato: volevo un po’ vedere le varie reazioni, oltre ovviamente a smaltire un po’ di delusione per un risultato davvero pesante contro una nostra rivale storica. La Fiorentina aveva poco da chiedere ormai alla classifica e al campionato, ma era chiamata da tutti a fare una ultima prova di orgoglio. La Fiorentina però è arrivata molto stanca, direi svuotata di testa ed anche molto menomata negli effettivi, finendo con una difesa completamente improvvisata e per questo sbandata. E puntualmente hanno ripreso il sopravvento quelli che mi piace definire i Bucchionisti, ovvero se le cose vanno bene, bene, se le cose vanno male, meglio, perché possiamo tornare a criticare società, Corvino, l’autofinanziamento, il braccino e così via.
La vera verità che tutti vogliamo nascondere, però, è che questa squadra è arrivata sola al traguardo, come sola era partita, sotto il polverone di polemiche, tifosi contro società, società indispettita dalla stampa, la stampa contro Corvino, contro il ridimensionamento… mentre Antognoni e Salica invano cercavano il sostegno di tutti per una squadra nuova, giovane, inizialmente fragile, ognuno aveva la propria campagna da portare avanti. C’è voluto una tragedia per far lasciare la propria ascia e qualche vittoria di fila per prolungare oltre una domenica questa tregua; c’è voluto l’arrivare ad un passo dal sogno per stringersi per una domenica davvero tutti intorno alla squadra, a parte ovviamente i 20 minuti di silenzio della curva da dedicare alle questioni daspo… poi la sconfitta a Firenze, il tracollo a Milano e di nuovo il noi e loro, noi tifosi e la società che ridimensiona, noi stampa e Corvino che ha sbagliato tutto, noi… ed una squadra di nuovo sola al traguardo.
La partita di domenica, a parte il bellissimo gol di Simeone, è stata un disastro, avviato con un evidente errore di Sportiello e consolidato con una difesa fatta con un difensore e 3 laterali più di spinta che terzini, oltre ad un centrocampo menomato dalle assenze di Badelj e Veretout. Su questo dobbiamo rigiudicare la stagione della Fiorentina come fanno Bucchioni ed i bucchionisti? Per questo dobbiamo dire… c’è tutto da rifare? Per me la stagione del fallimento è stata quella dello scorso anno, con Corvino “bloccato” dalle ripicche di Sousa che non ha voluto assolutamente toccare la squadra, con una rosa (e monte ingaggi) da Europa League, ma che ne è stata praticamente sempre fuori. Questa è stata la stagione della ripartenza: stessa posizione di classifica, monte ingaggi che ha margine per risalire, valore della rosa in tendenza molto positiva e dall’età estremamente giovane: Chiesa vale un Berna, Simeone molto di più di Kalinic, Veretout un Vecino, Benassi più ormai di Borja, senza considerare la difesa. Può rimanere il dubbio portiere, ma io intanto Sportiello lo terrei, Dragowski lo manderei a giocare e starei a vedere se ci sono opportunità in giro. Questa rosa ha bisogno di essere consolidata, non di essere affossata. Ma è già tempo di SelvaggioMercato e tutti avranno modo di avere i loro momenti di gloria, chi scrive sui giornali, chi scrive sui social, chi discute al bar e quindi non ci rimane che augurare… buon calcio mercato a tutti.
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