Non ho visto, purtroppo, la partita, ma solo gli highlights. Da questi la sensazione è che sia stata una partita giocata da entrambe le squadre a viso aperto. Da qui il fatto che si sono viste un sacco di occasioni da una parte e dall’altra. E voglio allora riprendere un commento, secondo me corretto, di Italiano. Spesso queste partite le abbiamo perse. Come appunto quella all’andata a Firenze contro l’Inter. Ci sono state occasioni speculari, come i gol sbagliati a porta vuota da Lukaku e Ikoné, conclusioni balistiche di Castrovilli e di Barella vicine e contro il palo, altre azioni importanti non finalizzate al meglio. Stasera la fortuna è girata maggiormente dalla parte viola. E come detto da Italiano, ce la prendiamo e ce la godiamo. E ci prendiamo tre punti che fanno salire ancora la Fiorentina in campionato. E che ovviamente danno fiducia anche per questo tour de force di aprile. Importante sottolineare anche che la Fiorentina ha rinunciato, almeno negli 11 inziale, a giocatori come Milenkovic, Amrabat, Barak, Gonzalez e Jovic, senza considerare Sottil e Brekalo, ancora utilizzati con il contegocce. Inizia quindi a trasparire anche una certa profondità della rosa della Fiorentina. Un aspetto che sarà determinante in questo mese. E’ evidente che oltre agli aspetti tecnici, ai recuperi dagli infortuni, la Fiorentina è cresciuta anche come mentalità di squadra. Per la prima di andata di coppa Italia a Cremona sarà proprio questo aspetto quello da curare principalmente. Anche perché è la prima a essere minata da una serie prolungate di successi.
Ho visto la partita… l’abbiamo vinta di mela.
Non che abbiamo giocato male, certo non abbiamo giocato peggio dell’Inter, certo che abbiamo avuto anche noi le nostre occasioni, ma l’Inter ne ha avute di più e più facili. Quella sbagliata da Lukaku così clamorosa che ha fatto il giro del mondo.
L’unica cosa che direi è che non è stata giocata da entrambe le parti a viso aperto, la Fiorentina ha giocato a viso aperto come sempre, l’Inter ha giocato difesa e contropiede, puntando sempre e solo sul nostro fuorigioco troppo alto. Poi sullo 0-1 la partita ha cambiato un po’ faccia, con l’Inter che si è scoperta un po’ di più e la Fiorentina che ha iniziato a difendere più bassa.
Nel primo tempo ci sono stati superiori a centrocampo, arrivavano prima di noi e potevano giocare di più in contropiede, infatti le due occasioni grosse che hanno avuto sono state la diretta conseguenza del nostro scriteriato modo di difendere altissimo. L’azione di Mkhitaryan viziata anche da un paio di rimpalli e da una certa morbidezza di Dodo, l’unica della partita. L’altra sbagliata da Lukaku dovuta alla maggior velocità di Dumfries rispetto a Biraghi, che quando lo puntano va in bambola, più mentalmente che fisicamente. Noi abbiamo risposto con il bel tiro al volo di Castrovilli e la doppia occasione Saponara-Ikoné.
Nel secondo tempo dopo l’occasionissima di Lukaku, arrivata dopo la più bella azione manovrata dell’Inter, e dopo il gol di Bonaventura, ci siamo un pochino abbassati e abbiamo concesso qualcosa di più all’Inter. Fatti i nostri cambi e passati alla difesa a cinque all’Inter non è rimasto che iniziare a buttare palloni dentro l’area con un solo momento critico oltre al bel tiro di Barella finito sul palo, noi abbiamo vauto l’occasione dello 0-2 sui piedi sbagliati, quelli di Ikoné.
La nostra difesa mi è piaciuta come sempre nonostante un Quarta a mezzo servizio, il nostro centrocampo è stato un po’ troppo leggero e mai aiutato dall’attacco, con Cabral stretto nella morsa di tre difensori e i soliti Saponara e Ikoné schierati all’ala. Scelte che solo Italiano, e nessun altro, può mettere in pratica.
Tra i singoli l’unico pessimo come sempre è stato Ikoné, che è esattamente pericoloso come una bomba senza l’innesco. Così, così anche Saponara che però si è impegnato. Un + per Ranieri, entrato con personalità e senza sbavature, e un bel + anche per Cabral che ha messo lo zampino sul gol, un’altra bella iniezione di fiducia.
Come diceva giustamente Davide abbiamo giocato senza Milenkovic, Amrabat, Barak, Gonzalez e fino a qui mi trova d’accordo, ma non andrei oltre arrivando sino a Jovic, Sottil e Brekalo. Jovic è bravo ma ormai solo un fotomodello, Brekalo è un oggetto misterioso, Sottil nei venti minuti giocati ha fatto vedere di considerarsi ormai arrivato. Preferisco Kouamé.
La partita difficile sarà la prossima, a Cremona, dove ci aspettano per la partita dell’anno e dopo tre giorni di euforia post-inter. Vedremo se la rosa è profonda davvero…
POtremmo riassumere con un detto che ho trovato online, molto calzante: “La vita (in questo caso la partita) è una questione di culo. O ce l’hai o te lo fanno”. In questo caso ce lo abbiamo avuto. Ricordiamo però come fece gol vittoria l’Inter a Firenze… e a tempo scaduto. Siamo fatti così, le partite le vogliamo andare a prendere. Riconosco in Simone la costanza nel giudizio negativo di questo approccio. Deprimenti invece i giudizi adesso di grandissimi elogi della stampa fiorentina, che pensa di essere la causa di un cambio di tendenza dell’atteggiamento di ITaliano… che ovviamente non c’è stato, anche se può aver imparato a leggere meglio certi momenti della gara.
Sicuramente è vero che mercoledì sarà una partita molto complicata. E se è vero che non possiamo sperare di vincerle tutte, sarà molto importante vedere come Italiano e i suoi prepareranno questa gara.
Si, ora Italiano ha seguito i consigli dei giornalai espertoni fiorentini che scrivono bischerate dalla mattina alla sera. Che gente!!!
Quando Italiano riuscirà a dosare meglio i momenti in cui le partite “bisogna andare a prenderle” e quelli in cui le partite “vanno aspettate” faremo un ulteriore passo in avanti.
Su una cosa sola mi sembra che siamo migliorati, tutti partecipano di più e meglio alla fase difensiva.
Mi ero dimenticato di commentare su Sottil. Come detto non ho visto la partita, ma davvero voglio sperare che non abbia la pancia piena (di cosa poi…?). Operazione che ha avuto è non banale e molto rada per i calciatori. Ad ogni modo, spero davvero per lui che si senta di dover dimostrare ancora tutto nel calcio.
Dispiace molto anche a me per Sottil, perché ha qualche numerino, e lo conosco da quando giocava in primavera e mi sembrava che avesse doti da trascinatore, da lottatore e anche quella malizia ed intelligenza che fanno il vero giocatore di calcio.
Però si è un po’ perso in questi anni mostrando anche lui tanto fumo e poco arrosto oltre che assentarsi per lunghi periodi causa infortuni. Ho visto che ormai ha 24 anni, quindi se non viene fuori ora non viene fuori più.
Poi credo che forse anche per lui vale che dovrebbe giocare sul suo piede.