Kalinic e Bernardeschi cambiano la partita

Podio Fiorentina Empoli

L’ingresso in campo di Bernardeschi e Kalinic ha cambiato volto alla partita e al risultato e ci ha fatto passare una domenica relativamente serena. Purtoppo, o per fortuna, Sousa ha avuto il coraggio di mettere in campo chi gioca meno con il duplice scopo di preservare i “titolari” per la partita di coppa e di vedere all’opera i “non titolari” in una partita semi-importante. Non c’è miglior modo di valutare i calciatori che vederli all’opera e per questo apprezziamo le scelte di Sousa.

Oro: Kalinic

Medaglia di OroCon due gol e una traversa trasforma il derby dalle stalle alle stelle. È in un momento d’oro perché sa trovarsi al posto giusto nel momento giusto e non perdona proprio come fanno i cecchini. Cosa sarebbe stata la partita se lui fosse sceso in campo fin dal primo minuto? Cosa sarebbero le partite se giocasse accanto ad un’altra punta vera?

Argento: Bernardeschi

Medaglia di ArgentoContribuisce insieme a kalinic a risollevarci dal profondo -2 dimostrando ancora una volta di avere ottimi mezzi tecnici e una personalità superiore per uno della sua età. La giocata di prima che innesca Babacar nell’occasione del pareggio è stata sublime per semplicità. Dovrebbe essere lui ha giocare dietro le punte. Aspettiamo la fascia di capitano e il primo gol importante.

Bronzo: Babacar

Medaglia di BronzoQuando è uscito si è visto che non era contento ma noi siamo contenti della sua prova. Nel primo tempo era senza squadra e troppo solo per fare qualcosa qualcosa, nel secondo confeziona un assist strepitoso nella meravigliosa azione che ci ha portato al pareggio meritandosi il podio. Poi sbaglia per due volte la scelta in occasione di due contropiedi ma non fa mai mancare l’impegno e la voglia. Lo vogliamo vedere giocare di più e accanto ad un’altra punta.

Alonso

Rientrava dopo un mese a mostra una bella sicurezza sulla sua fascia con il suo stile in parte molleggiato. Si sta confermando insostituibile ed è molto cercato dai compagni. Chi ha creduto in lui ha visto davvero molto lontano.

Vecino

Nel primo tempo va in confusione anche lui, chi non lo sarebbe andato? Giocando con due pivot se uno sparisce l’altro va per forza in difficoltà. Nonostante questo si conferma un bel giocatore e cerca il gol dell’ex con un gran tiro. Non è stata un’ottima prestazione ma lui è un giocatore di ottima prospettiva.

Borja Valero

Si può dare di più! Nel primo tempo sparisce insieme a tutti, certo che è difficile predicare nel deserto ma da uno con la sua tecnica ci aspettiamo di più. Nel secondo rammenda il centrocampo ma non riesce a ricamare niente. Conferma la sofferenza quando l’altra squadra aggredisce, non lascia spazi, picchia. Conferma che il ruolo più adatto a lui è quello di centrocampista e non quello di rifinitore. Conferma che è un gregario dal talento finissimo e non sarà mai la nostra stella.

Gonzalo, Tomovic, Astori

Poco coperti nel primo tempo da tutta la squadra vanno spesso in affanno. Tomovic è quello che rischia di più, Gonzalo quello che rischia meno. Tutti hanno il coraggio di non mollare e di non risparmiare calci.

Su Tatarusanu c’è da dire che ha parato bene altrimenti non avremmo avuto solo due gol al passivo, su Rossi che la ruggine c’è e si vede.

E adesso veniamo ai meno.

Mario Suarez un fantasma

Primo fra i meno, praticamente osceno visto che avevamo delle aspettative su di lui, è Mario Suarez. Forse è il nome che non si addice a Firenze, forse il passato da panchinaro in una grande squadra, forse la pancina già piena, forse i mezzi fisici non impressionanti, certo è che abbiamo sbagliato completamente l’acquisto principe della passata stagione. Meglio puntare sui giovani, sugli sconosciuti, hanno più fame, più voglia e costano parecchio meno.

Rebic… piccinino!

In realtà la novella di Piccinino non c’entra niente ma non possiamo calcare la mano su un ragazzo che ha poco più di vent’anni e mezzi tecnici limitati.

Mati Fernandez

E’ un piccinino anche lui, con qualche mezzo tecnico in più e qualche mezzo fisico in meno rispetto a Rebic, e con la grande differenza di avere 29 anni. Giocatore fatto, anzi strafatto. Ecco il commento di Gattaccio sulla sua partita: ultimissimo senza attenuanti nonostante i 90 minuti, Mati Fernandez: non corre, e lo sappiamo, non contrasta, e lo sappiamo, ma almeno tenere la palla tra i piedi prendendo qualche punizione e tentando qualche giocata di personalità pretenderei lo facesse. Abbiamo giocato in 10.

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