Babacar non esulta, la Fiorentina si! Perché passare il turno era fondamentale. Il medagliere l’abbiamo costruito intorno a coloro che hanno sviluppato e concluso l’azione del gol. Perché la partita contro il Belenenses era di quelle insidiose, facili sulla carta, importantissime per il futuro e l’armonia a Firenze. Tutta la Fiorentina ha dimostrato una grande voglia di passare il turno e tutti in campo si sono applicati benissimo, i titolari, le riserve, i giovani e i vecchi. Ma quelli che hanno dato la svolta decisiva sono stati: Babacar, Pasqual e Verdù.
Oro: Babacar
Traversa nel primo tempo e gol nella ripresa. In mezzo tanta buona volontà di fronte ad una squadra inferiore ma tutta arroccata in difesa e aiutata dall’arbitro che non ha ammonito quasi nessuno. Babacar era chiamato ad insaccarla e l’ha insaccata. Il gol aiuterà lui a vivere tranquillo, ad accettare qualche partita in più in panchina, e aiuta tutto il gruppo dei non-titolari perché evidenzia che Sousa non solo fa le interviste in cui dice di credere in tutto il suo gruppo ma lo mette in pratica.
Argento: Pasqual
Senza la fascia di capitano ancora una volta, sorpassato anche da Borja Valero, ma con una marcia in più nell’animo e nella sicurezza in campo. Il gol è nato su una sua intuizione, sul suo tentare, e riuscire, a saltare l’uomo. Anche per lui era importante una bella prestazione in una partita importante e siamo tutti d’accordo che ci sia riuscito.
Bronzo: Verdù
Arrivato tra lo scetticismo generale si sta piano, piano dimostrando centrocampista dai piedi buoni e dalle idee illuminanti. Non tocca tanti palloni, non corre nemmeno tanto, non si avventura in finte e controfinte, ma il pallone lo gioca sempre bene e con intelligenza. Riesce a giocare prima con la testa e poi con i piedi. Diamogli altre partite in serie A, senza chiedergli di strafare contro avversari galattici, e vedrete che si dimostrerà un ottimo centrocampista offensivo utilissimo sopratutto con le medio piccole.
Tra tutti gli altri una segnalazione particolare va ad Alonso che, oltre alla traversa, ha dimostrato una superiorità tecnica e fisica impressionante.
E ora tocca a lei… se Babacar avesse tenuto da parte l’esultanza… 🙂
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