Vincenzino Montella aveva chiesto un salto di qualità. Il salto non c’è stato. Forse un saltino… e un rigorino sbagliato per stanchezza? Oppure per mollezza? Oppure perché la testa era altrove? Questa era la quarta giornata e dopo il gol di Roncaglia tutta la squadra ha cominciato a pensare alla partita di martedì. Per fortuna arriva presto, poi avremo tempo per concentrarsi sul campionato.
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Caro Simone, oggi mi autocensuro!
Spero solo che dia la rabbia e la grinta giusta per la partita di martedì … che da stasera è la prossima e l’unica che conta!
Sono d’accordo a metà. A ben vedere il salto di qualità non ci sarebbe stato neppure se jovetic avesse realizzato il rigore e la partita si sarebbe chiusa sul 2 a 0. In quel caso avremmo parlato di “un comprensibile momento di rifiatamento” nella parte centrale della gara dopo un primo tempo tirato a mille. Però non parlerei nè di mollezza nè di testa altrove. Per me Donadoni ha giocato tutte le sue carte basandosi sulla aggressività e la fisicità e questo alla lunga ha demolito il nostro centrocampo, finendo per insegnare a tutti come ci possono fermare.
Il Parma ha il volto di Valdes, giocatore indisponente che picchia cento volte più di Facundo, viene ammonito dopo una serie di falli e fallacci, sbaglia il rigore grazie anche al vero Viviano, ma non fallisce la seconda occasione e diventa l’eroe in extremis.
Al contrario la Fiorentina ha il volto di Facundo, giocatore stupendo che realizza uno dei gol più potenti dai tempi di Batistuta e che per il piede sinistro un po’ storto o per sfortuna manca la consacrazione definitiva colpendo il palo, ma causa un rigore tanto sciagurato quanto inutile perchè -l’ha detto lui – ancora non ha imparato come si gioca in Italia e lascia un ricordo di incompiutezza.
Non m’intervistate più… avevo detto che prima o poi jovetic avrebbe sbagliato…