Davide: Ciao Simone, per provare ad esorcizzare questo momento negativo, dimmi due parole finali su mercoledì sera e poi si parla del Napoli.
Simone: Per dirti come sono cambiati i tempi del calcio… All’ingresso dei giocatori in campo la colonna sonora era quella di Rocky, finita quella è partita “Sarà perché ti amo”. Tra l’incredulo e lo sbalordito mi sono voltato a vedere cosa facevano i tifosi, ero in Curva Fiesole, quindi i tifosi veri. Più o meno cantavano e qualcuno ci ballava anche sopra. Mi sono sentito parte di uno spettacolo televisivo. Purtoppo ridicolo. Detto questo, la partita mi è piaciuta e alla fine mi sono divertito. Unico problema: abbiamo perso.
Davide: Sembra che ci siamo messi d’accordo, perché in questi giorni anche la mia attenzione si è focalizzata molto sul tifo. Ho letto con molta attenzione la rubrica di Fabrizio, esilarante come sempre… ma all’inizio avevo trovato esagerato la misura dell’humor molto pessimista. Però in questi giorni ho notato che ha ragione lui. E allora ho riscoperto che l’etimologia della parola tifoso, deriva dal greco “thifos”, e significa delirare. E venendo a domenica, mi sembra che si arrivi ad affrontare il Napoli come se fossimo quelli dello scorso anno… o anche peggio. Ma te ti senti già battuto?
Simone: Non mi sento per niente battuto. Credo che chi ha visto le tre sconfitte di fila abbia anche visto una squadra che gioca al calcio dal primo all’ultimo minuto, corre, lotta, non molla mai. Io continuo ad essere fiducioso al massimo sull’allenatore e su gran parte della squadra. Inizio ad essere un pò stufo di quelli che finiscono in -ic. Non tanto per l’impegno che continuo a vedere elevato, ma per il risultato si. Non trovano mai la porta. Ci manca un centravanti (proviamo anche l’ultimo -ic) e vorrei rivedere Viviano in porta.
Davide: Vorrei anch’io, ma i media e soprattutto i tifosi lo stanno appunto spingendo verso altre destinazioni. Spero davvero sia la vera sorpresa di Vincenzo domenica. Abbiamo però un’urgenza maggiore: il centrocampo. Sono in dubbio Pizarro e Aquilani. Se dovessero mancare entrambi… ?
Simone: Pizarro è fortissimo. Aquilani è fratello (di latte) di Tontolivo. Alla fine delle partite se non ha fatto gol, non ha combinato quasi mai niente. Io vorrei iniziare a vedere qualche schema diverso del ripetitivo 3-5-2. Perché il Napoli è in formissima e noi siamo in bambolissima. Rischiamo di farci asfaltare.
Davide: Era il tuo timore anche all’andata… Aquilani in effetti gioca da compitino, anche se la porta la sente molto. Tornando ai nostri uomini -ic , per ora i dubbi li ho solo su Adem. Sono convinto che Savic e Tomovic sono due acquisti più che buoni e JoJo non può che ritornare ad essere decisivo. Domenica chi gli metteresti accanto?
Simone: Io mi riferivo ovviamente agli -ic che giocano d’avanti. Ma non per scarsità di impegno, per scarsità di risultati. Accanto a Jojo ci metterei Seferovic per vedere se almeno un -ic attaccante lo abbiamo indovinato.Ma sono sicuro che giocherà Toni
Davide: Ed io lo spero, perché Seferovic ancora deve farsi le ossa e sinceramente non so dove potrà arrivare. Ritorno un attimo al modulo, visto che mi sembra diventato un tema caldo in questi giorni: io penso che se i tifosi si accorgono prima dell’allenatore che bisogna cambiare modulo o ci stiamo perdendo qualcosa… o sta perdendo colpi l’allenatore. Tu per cosa voti?
Simone: Domanda difficilissima. Gli unici colpi che l’allenatore sta perdendo sono quelli sul portiere. Per il resto ho fiducia in Montella, né ho meno in qualche giocatore, ma di meglio non abbiamo.
Davide: Penso infatti che sia proprio questo il problema. E secondo me, oltre ovviamente a Pizarro, è mancato un po’ la corsia di destra. Aquilani non appoggia come fa Valero con Pasqual e Cuadrado ha corso molto ma a vuoto. Non mi meraviglierei se domenica quella parte cambia attori… e magari Cuadrado entra a partita in corso per far cambiare marcia se ce n’è bisogno.
Simone: No Davide non sono d’accordo con te. Io vorrei cambiare schema per mettere a sedere Pasqual. Il vero nostro problema è che abbiamo un solo Cuadrado.
Davide: Sicuramente si vede il problema su due lati diversi, in tutti i sensi ed è il bello del calcio. La cosa di cui sono convinto è che dalla formazione di domenica si capirà anche come la vede Montella. Io mi aspetto comunque qualche cambio importante. Potrebbe essere anche il modulo, in effetti… lo ha fatto Zeman dopo 20 anni. Però Zeman ha giocato proprio a 3 dietro per contrastare le nostre fasce. Ovviamente dipende molto anche se gioca Pizarro o no. Sono convinto che se gioca, il modulo è lo stesso. Ma tu come vorresti giocare?
Simone: Zeman ha cambiato il modulo? Dalla curva mi sembrava molto schierato a 4 dietro, ma chiederò a Mister Pallanti. Io vorrei giocare con la difesa a 4 e i terzini bloccati come gioca la Lazio. I tre a centrocampo sicuri, poi due ali ibride: Cuadrado e magari un Seferovic. Jovetic centravanti.
Davide: Interessante, ma secondo me poco probabile. Se non gioca Pizarro, vedo semmai un 3 4 1 2 con centrali di centrocampo Migliaccio e Valero, esterni Pasqual e Cuadrado/Romulo Aquilani tre-quartista e poi JoJo Toni. E’ meno traumatica la differenza. Ad ogni modo… domenica sarà importante vedere anche la reazione e la determinazione. Ti aspetti sorprese anche da questo punto di vista, tipo paura, braccino e partita sottotono?
Simone: Il momento difficile è arrivato. Guarderò la partita per vedere di che pasta siamo fatti: non chiedo una vittoria, chiedo l’ennesima bella prestazione.
Wow, bella intervista: ha messo in tavola un bel po’ di argomenti appetitosi!
Opinione 1: sullo schema o sulla formazione i tifosi stanno all’allenatore come il cliente del ristorante sta al cuoco. Appena gustato il primo boccone tutti hanno una reazione soggettiva (ci mancan un cincinin di sale, ci avrei messo un po di cannella, buonissimo, disgustoso, ecc…) il cuoco invece intanto quel piatto lo cucina dalla A alla Z con tutto il tempo e la sapienza che ci vuole, e poi prima di apportare modifiche le deve provare per bene, perchè sa che ci si mette un attimo a trasformare un piatto da “quasi-buono” a “orrendo” nel tentativo maldestro di migliorarlo.
Opinione 2: io in generale mi fiderei di Montella, mi sentirei però di caldeggiare Ljijc dall’inizio, perchè in casa può essere efficace. Ma sono convinto che Montella sta pensando sia ad un ritorno di Viviano ( a meno che non sia già venduto) che a qualche cambio di schema per sorprendere gli avversari: solo che questi cambi vanno appunto provati e riprovati prima di guastare le certezze trovate su quanto fatto finora.
Opinione 3: sui tifosi. Da quando intorno al 2000 sentii con le mie orecchi fischiare persino Rui Costa la mia opinione è che la massa dei tifosi è piuttosto beota. Eppure c’è ancora chi sostiene che “voce di popolo è voce di Dio”. Sbaglierò io.
Forza Viola
Montella è bravo ma sbaglia a preferire Neto a Viviano. Sul modulo ricordo che la difesa a 4 è la sua preferita (oltretutto il Napoli va a nozze contro le difese a tre) comunque non credo che cambierà modulo ora. A me preoccupano i 120 minuti giocati mercoledì, si sentiranno sulle gambe e sulla testa… girasse lo sculo … sarebbe l’ora!
Caro Alberto, posso essere d’accordo su Viviano-Neto, ma devi convenire che fino a 1 mese fa che sosteneva Viviano veniva considerato un mentecatto, dalla massa “beota” che dicevo prima.
Quello che penso è che Montella non ce l’abbia con Viviano perchè in realtà non l’ha tolto al primo errore, e forse vuola fare la stessa cosa con Neto. Inoltre non dimenticare che la Fiorentina ha investito su Neto e non si può escludere che la società abbia chiesto di provare per bene il brasiliano, che fino ad un mese fa era quasi un oggetto misterioso.
Personalmente pernso che abbiamo 2 buoni portieri ancora imperfetti, che possano giocare entrambi, ma penso anche la scelta del portiere non abbia inciso molto sui punti persi. Hanno fatto entrambi errori decisivi (non mercoledì però), ma come fa un allenatore a prevederli?
Forza Viola