Non c’è due senza tre…

Mi riferisco agli articoli su Viviano. Avevo scritto il primo dopo la partita con il Torino, per sottolineare che le critiche pesanti sul portiere fiorentino erano decisamente dure ed ingiustificate. Le cose sperò sono degenerate, Viviano è finito in panchina e da inizio gennaio apertamente sul mercato. Ho scritto il secondo con il senso ormai della rassegnazione per un epilogo di una bella storia, finita presto, finita male, ma anche con una riflessione ed una domanda su come in generale la faccenda Viviano è stata gestita. Oggi Viviano è di nuovo in pista di lancio. Neto è rimasto. Per me è un errore perché faceva bene a lui e alla Fiorentina andare a giocare in serie B e farsi le ossa e soprattutto il carattere, se ce l’ha. Ma quasi sicuramente Viviano sarà di nuovo titolare. Oggi voglio allora sottolineare come Montella abbia gestito questa situazione: dopo Roma si è accorto che Viviano stava entrando in un tritacarne (soprattutto dei tifosi) da cui ne sarebbe uscito a pezzi, da cui sarebbe sicuramente sfuggito a gennaio. Ha fatto una scelta, andando incontro anche al volere della piazza, ma soprattutto per preservare l’uomo Viviano e per mettere alla prova Neto, un altro investimento della società; una scelta che poteva ugualmente portare Viviano lontano da Firenze, se Neto avesse dimostrato di essere all’altezza. Le cose sono andate diversamente, Viviano ha potuto decidere con maggiore serenità il suo destino e ha capito che grazie a Montella adesso ha una seconda grande occasione. A noi tifosi adesso non rimane che sostenere al massimo il portiere viola ed esclamare: in bocca al lupo Emiliano!