Siamo andati per giocarcela. Ed i primi 20 minuti ce la siamo giocata alla pari, arrivando più vicini al gol della Juve. Loro però hanno un giocatore con la -ic più determinante. Dopo di che ci siamo persi. Tatticamente? Mentalmente? Forse entrambe le cose. Fatto sta che abbiamo iniziato a giocare in modo impalpabile con giochetti individuali inutili e pericolosi, loro hanno continuato a giocare da “provinciale”, aggredendo la difesa, non concedendo nemmeno un metro a Pizarro e picchiando senza sosta. Meditiamo.
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Meditiamo. E’ un pezzo che sto meditando sui nostri due attaccanti con la -ic. Soprattutto su quello su cui noi tutti abbiamo riposto le più rosee aspettative. A mente fredda, analizzando i suoi cinque anni a Firenze da piantina da far crescere, mi ricordo solo il gol al Liverpool. Troppo poco per paragonarlo ai nostri più grandi miti.
Una meditazione l’avrei anche per Montella: provare ad imporre il nostro gioco è deleterio contro le squadre nettamente superiori. Loro hanno avuto l’umiltà di togliere il fiato a Pizarro, perché noi non abbiamo provato a fare lo stesso con Pirlo?