La Fiorentina è la più bella del reame, esclamano molti allenatori/giocatori avversari a fine partita. Ma fuori casa in questo 2013 sono però gli altri a vincere. A parte Torino, sconfitte in fotocopia ad Udine, Catania e Bologna. Dall’avere la partita saldamente in pugno, si consente all’improvviso all’avversario di rientrare in gara per poi vincere nel finale. Sarà inesperienza o tendenza a fermarsi davanti allo specchio…? Montella deve trovare velocemente la risposta ed una soluzione, perché il campionato adesso inizia a correre.
Copyright © 2024 | WordPress Theme by MH Themes
Soluzione: Regalare una sveglia a Montella che gli ricordi che le partite durante i 90 minuti vivono fasi diverse e non si può affrontarle sempre nello stesso modo! Lo vogliamo capire che, soprattutto in trasferta, non si può fare i fenomeni(ni), con tocchi e tocchettini, per tutta la partita? E’ la terza volta che vinci e che ti fai rimontare nella ripresa… e cambia l’evanescente grillo salterino (Jojo) e Lijaic (che il suo l’ha fatto) e butta dentro l’artiglieria pesante. Filtro a centrocampo, palle alte, punizioni, gioco spezzettato, passa il tempo e finisce la partita… davanti hai il Bologna.. mica la Juve!!!
La testa .. in campo va usata… quando c’è da giocare si gioca (e quest’anno grazie a Montella i ragazzi sanno giocare) ma quando c’è da portare a casa il risultato… bisogna capire quando è il momento di … fare legna.
Sveglia Areoplanino… altrimenti si rischia di buttare via tutto il buono che è stato fatto!!!
Si, Montella a questo giro è stato troppo passivo. Bisogna vedere, però, se un certo atteggiamento in campo scatta nella testa dei giocatori o se c’è invece una impostazione premeditata ad uscire da ogni situazione sempre e solo con il buon gioco. In partite come quella di ieri, è giusto magari quando sei sempre fresco, giocare e provare a chiuderla. Ad un certo punto però devi cambiare approccio e “far finire” la partita.
Io sono d’accordo con Davide: l’allenatore c’entra, come tutti, (allora anche la società c’entra), ma in campo, a partita in corso, sono i giocatori che devono saper alzare o abbassare “l’asticella” della decisione, della grinta, dell’attenzione.
Montella non ha un joystick, e non parliamo di Playstation: se un giocatore che ha nel complesso un buon rendimento sbaglia l’episodio (dribbla invece di passare in superiorità numerica, tira di prima quando invece è libero in area, stoppa invece di appoggiare iin rete), l’allenatore che può fare? Lo toglie mettendone uno più scarso? Spera che dopo 3 errori faccia invece la scelta giusta e vincente? Sono dubbi che avremmo tutti, prima e durante. Dopo no, ma è obiettivamente più facile.
Fabrizio, forse hai toccato un tema caldo… ovvero quello di mettere giocatori “più scarsi”. La riluttanza di ieri sera di Montella non vorrei fosse dovuta ad una “non fiducia” negli uomoni che siedono in panchina. E la cosa, se vogliamo, potrebbe essere anche più grave perché arrivare in fondo con 12-13 uomini è dura.
Secondo me la fate troppo complicata, il calcio è semplice. Se un difensore non ha tempo di rifiatare ed è sempre solo uno vs uno ci sta che sbagli, un allenatore non ha il joystick ma deve capire quando è meglio irrobustire il centrocampo e l’attacco (quante punizioni hanno preso Jojo e Lijaic facendo rifiatare la squadra??? risposta: pochissime!!). Io non ci credo al fatto di fidarsi/non fidarsi delle riserve… quando serve devi buttare forse fresche in campo.. se poi sono scarse… non è colpa tua, la mossa giusta l’hai fatta, se invece .. dormi… scarsi o non scarsi.. hai sbagliato e questa volta il mister ha cazzato.
Si sbaglia tutti e Montella sta facendo bene, ma anche lui purtroppo ogni tanto stroppa.. e siccome stavolta mi ha fatto proprio incazzare, ieri sera tra un po’ tronco il tablet dal nervoso (guardavo la partita su skygo), oggi la croce la butto addosso a lui.
Lungi da me criticare…. chi critica Montella 🙂 soprattutto se lo fa come te Alberto, in maniera costruttiva e non prevenuta.
Diciamo che per come la vedo io la squadra ha buttato la vittoria, il mister ha buttato il pareggio!
Quello che sostieni è vero, Montella non intervenuto con i cambi a modificare l’atteggiamento morbido della squadra, è anche vero però che se l’obbiettivo è imparare a vincere a medio termine e non solo con il Bologna, devi anche rischiare qualche sberla.
Perchè è vero che con Toni il lavoro di far salire la squadra funziona alla grande, ma anche Jovetic, Cuadrado e Ljajic se vogliono dimostrare di essere giocatori completi hanno tutte le potenzialità (soprattutto i primi 2) per cambiare atteggiamento nel corso della partita e invece di giocare come al campetto con gli amici a colpi di tacco e al volo, mettersi a stoppare la palla, difenderla col corpo e se necessario prendersi un calcione.
Se non imparano ora, non imparano più e secondo me hanno il fisico, i piedi e il cervello per imparare tutto.
Quindi non è per difendere Montella, che a sua volta deve imparare se vuole diventare un vincente, ma è per responsabilizzare i giocatori che vogliono fare i leader.
Comunque speriamo che la terza volta basti (a me poi brucia ancora anche il pareggio di Parma) perchè il cuscino del mio divano non resisterà ad un’altra serie di “castagne” come quelle che gli ho tirato ieri sera al gol di Sconosciutopulos!
La rinomina in “Sconosciutopulos” vale da sola il prezzo del biglietto 🙂