Fino al nostro gol loro avevano fatto qualcosa: le ripartenze, regolarmente bloccate al nostro limite dell’area, sia uno contro uno, sia per nostri raddoppi. Noi avevamo condotto la partita. Occasioni secondo me alla pari, forse qualcosa più noi, ma il pareggio ci poteva stare. Era entrato Alonso per Pasqual per infortunio ed aveva retto bene anche lui, salvo una giocata di Alvarez.
Poi il rigore, nettissimo. Poi una Fiorentina che gioca in scioltezza con l’Inter che prova qualche carica a testa bassa, ma senza impensierire nessuno. Ad un certo punto fisicamente erano sulle corde più di noi. Non ne avevano più.
Mancavano venti minuti alla fine, Montella era stato umile fino a quel momento, San Siro fischiava. Esce Rossi, ci sta, entra Ilicic. Perché? Infortunato fino al giorno prima, non corre, non copre, non lotta, l’abbiamo visto passivo in tutte le partite che ha giocato. Perché non butti dentro uno più fisico, più corridore?
Calcio d’angolo Inter, uscita a vuoto di Neto, uno di noi alza campanilone in area, Neto non si muove, palla spizzata di testa per Cambiasso, la stoppa e con rovesciata gol. Neto invece che aggredire Cambiasso e la palla va all’indietro. Neto il panettone non lo mangia. Pareggio.
Si riparte, è sempre la Fiorentina a fare la partita, Borja fa un’azione sulla sinistra e crossa un pallone rasoterra al limite dell’area. Ilicic, mancino, se la vede arrivare su un piatto d’argento. Con mezza porta vuota e 2 secondi per pensare la spara addosso al portiere.
Si continua a fare gioco, forse quello il nostro errore, ma il pareggio sembrava poco. Si va in pressing molto alto, Ranocchia si allunga troppo un pallone, tutti i giocatori se ne accorgono, tutto lo stadio se ne accorge ma non Mati Finta Fernandez che perde il contrasto, poi lo perde anche Borja, eravamo sbilanciati perché Ranocchia il pallone se lo era allungato veramente tanto.
La palla arriva in qualche modo a centro area dove Jonathan fa fuori il solito Mati Finta Fernandez, che nel frattempo era rientrato, e gol.
I singoli. Grande Joaquin: lotta, corre, crea, ha un gran tocco di palla. Aquilani a me è piaciuto: lotta, corre, ogni tanto da una pedata, si propone con e senza palla. Sempre il solito Borja e il solito Ambrosini. La difesa brava tutta, compreso Pasqual, compreso Alonso, suo il cross del rigore.
Rossi ha fatto quello che doveva fare.
Ilicic lo perdono perché è nuovo.
Su Neto e Mati Finta Fernandez non ho più parole.
Sono contento perché ho visto una grande squadra, con un grande allenatore. I piccoli giocatori verranno con il tempo rimpiazzati.
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