Ho aspettato tanto a scrivere qualcosa dopo la sconfitta con il Milan perché è stata davvero inaspettata. Trovo lo spunto giusto stasera dopo una pizza accanto ad uno juventino di Prato.
“Però Montella, dopo la Juventus, è stato troppo tranquillo, troppo rilassato, senza grinta”
La lingua dello juventino di Prato ha colpito proprio dove il dente duole, almeno il mio. Mi duole perché dopo il 2-0 di Balotelli su punizione sono venuto via dallo stadio sicuro che non sarebbe cambiato più niente, troppo deluso da una Fiorentina impaurita per un’occhiataccia di Mexes e una sceneggiata di Balotelli.
Cuadrado lo picchiano: lo aspettano, lo raddoppiano, lo triplicano, se non basta lo picchiano e lo annullano. Fermato lui, fermata tutta la Fiorentina. Al gioco del calcio, i calci non si danno solo al pallone, ma anche agli avversari. Si danno e si prendono. Quanti sono i calciatori nella rosa della Fiorentina che hanno la grinta per entrare in campo a dare e prendere calci?
La Fiorentina di Montella con una buona organizzazione di gioco, un buon possesso palla, una buona condizione fisica e mentale ha sempre bleffato sulla grinta. Dopo due anni il bluff non regge più, ci conoscono. Solo le squadre che ci sono nettamente inferiori sul lato tecnico non riescono a metterci in crisi, tutte le altre hanno capito che basta metterla sulla grinta.
Niente grinta, niente gusto. Io il gusto a vedere Joaquin che non ci mette grinta, Matri che non ci mette grinta, Mati Finta Fernandez che non ci mette grinta, Ilicic che non ci mette grinta, e tanti altri che non ci mettono la grinta lo perdo. Mi accontento, per carità, i tifosi della Fiorentina non possono che accontentarsi del brividino di galleggiare in zona champions, ma le squadre forti sono un’altra cosa.
Domani si gioca con la Samp, ma che la guardo a fare?
Lascia un commento