Oggi ho visto una bella Lazio, che è venuta a Firenze ad imporre il suo modo di giocare, almeno nel primo tempo: mi ha ricordato molto la prima Fiorentina Montella, con pressing, recupero e gran giro palla, con imbeccate improvvise. Una bella lezione per noi, che abbiamo forse perso un po’ l’identità o forse stiamo semplicemente cercandone una nuova. Però anche oggi abbiamo regalato un tempo e, in particolare, un giocatore, perché a centrocampo dovevamo avere un uomo in più ed invece avevamo un Kurtic in meno, sparito nel pressing e negli alti ritmi imposti dalla Lazio. E comunque nel secondo tempo avremmo anche meritato di pareggiarla, anche se Babacar piano piano si è spento, Cuadrado non si è mai veramente acceso, Ilicic e alla fine anche Berna non sono pervenuti. E allora una bella lezione viene anche dalle parole di Andrea Della Valle: pensiamo ad allenarci e giocare bene e non ai contratti… certo anche questa volta la nostra cara “stampa amica” non ha fatto passare giorno nelle due settimane di stop senza parlare di rinnovi, di super cifre, di accordi lontani, anzi possibili, praticamente fatti. Una bella lezione anche per noi, perché sono bastati due bei gol dei nostri giovani Baba e Berna per pensare che questa squadra potesse fare a meno di un giocatore come Gomez e magari anche Rossi… a Napoli Higuain in 7 gare non ha fatto un gol, ma è elemento fisso dell’attacco del Napoli. E allora ri-accogliamo come si deve Gomez, speriamo che Marin entri bene nei meccanismi viola, perché anche se oggi la Lazio ci ha dato una bella lezione, la Fiorentina ha una rosa molto competitiva e la strada per l’Europa è ancora molto lunga per tutti.
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Secondo me a questo giro la lezione è per Montella… A calcio serve indiscutibilmente almeno un centrocampista che tira le pedate, invece noi nel secondo tempo abbiamo avuto il coraggio di schierare: Pizarro, Aquilani, Borja Valero, e lo gnomo Mati Fernandez. Lasciando il centrocampo, quindi il campo, all’altra squadra.
Un’altra cosa purtoppo mi inizia a frullare per la testa… che anche il nostro amato Montella sia come Donadoni, Pioli, ecc: serio professionista, brava persona, ma inadatto a fare il salto grosso. Peggio che mai fosse come Perdelli e che si circondasse dei scuoi uomini fino a frantumarci nuovamente come squadra. Chi ha più grinta vince le partite, a parita di grinta vince la tecnica.
Montella è arrivato a Firenze a 38 anni e dal Catania e non dal Barcellona e come tale era ed è una scommessa. E le scommesse si possono anche perdere. Io penso che quando andrà via da Firenze, andrà in una squadra più forte, dove potrà vincere e vincerà, ma questa è solo una mia idea. Detto questo ha sbagliato e sbaglierà ancora. Ieri ha sbagliao a dare ancora fiducia a Kurtic, perché non era la sua partita ed infatti prima ha cambiato modulo in corsa e poi ha cambiato lui alla fine del primo tempo. Con Mati non si vince, ma in questo momento l’alternativa a Mati è Ilicic ed ho detto tutto. Speriamo che Marin sia una buona alternativa… speriamo però che anche Cuadrado, che tutti abbiamo voluto, che la società ha tenuto (azzerando in pratica il mercato d’entrata) non si ricordi di giocare solo quando pensa a quanti soldi chiedere, che cada solo quando subisce fallo, perché tanto ormai non gli fischiano più niente… e ieri di fatto ha reso vani gli 8 minuti di recupero dati dall’arbitro.