Tutte le grandi squadre hanno avuto dei giocatori simbolo: il Milan di Sacchi aveva il clan degli Olandesi, l’Inter di Mourinho il clan degli Argentini, nella Fiorentina di Montella abbiamo il clan dei Pesticciatori, coloro che pesticciano per il campo, rallentano l’azione, toccano la palla fino a sfiancare noi che li guardiamo. Montella è bravo, ma fino a che continuerà a investire sui Pesticciatori tanto più di un pareggio non potremo aspettarci.
Mati Fernandez
Mati Finta Fernandez è uno dei Pesticciatori, quando stoppa il pallone e gli fa fare un saltino, i cross li fa solo con la rabona, infatti lo chiamano Matirabona, se deve tirare tira d’esterno e il passaggio di piatto non lo conosce. S’impegna eh, non possiamo dire che non si impegna, ma tocca il pallone almeno otto volte prima di giocarlo e quasi sempre ci fa anche una piroetta. Sarebbe adattissimo a giocare a calcetto perchè è bruciante nei primi tre metri, ma non sa giocare semplice. Eppure i tifosi stravedono per lui. Montella insiste e la Fiorentina langue.
Josip Ilicic
Josip Ilicic un altro dei Pesticciatori, riceve il pallone sempre spalle alla porta, lo deve toccare e ritoccare per girarsi, quando riesce ad alzare la testa è già tardi perché ha i difensori addosso dimostrando una lentezza congenita nel breve. Le rare volte che ha avuto il vuoto di fronte a se è emerso chiaramente che non ha il fisico per andare in progressione, però tutti ricorderanno ancora molto bene il gran gol che fece sotto la Fiesole quando giocava nel Palermo e da noi sedeva Mihailovic in panchina. Un fulmine a ciel sereno… A Firenze di occasioni molto più facili ne ha avute tante e non ha mai indovinato la porta.
Montella non gli ha mai fatto mancare la fiducia e lo ha provato in tutti i ruoli: centravanti (falso nueve come va di moda ora), seconda punta, esterno a destra e sinistra, trequartista, interno a destra e sinistra; in nessuno ha mai brillato. Anche lui si impegna, prova a correre, prova a contrastare, ma i risultati sono pessimi. Su di lui la tifoseria è unanime: in tribuna!
Mi dispiace, voi siete calciatori, noi siamo spettatori, vi vogliamo bene ma abbiamo il diritto di critica. E la speranza di aver sbagliato opinione, ma più che passa il tempo, più che vi vediamo giocare, più che le nostre idee si rafforzano.
La definizione rende bene, anche se fino ad oggi ci sarebbero mille differenze da sottolineare fra i due, non ultima che nell’ultima giornata il primo ha preso di media sui vari giornali/siti 6,33 (il massimo fra i viola), il secondo poco più di 4, il peggiore dei viola. Certo non sono mai stati determinanti come dovrebbero esserlo giocatori del loro tipo… detto questo però, la Fiorentina di Montella è stata ed è tuttora riconosciuta per ben altre cose al di la dei pesticciatori (a cui fra l’altro a volte si adeguano anche altri nomi ben noti)