A furor di popolo, Montella ripropone il 3-5-2, ma con gli interpreti che attualmente gli danno più sicurezza. E quindi Alonso al posto di Vargas (che in effetti ha dimostrato quando entrato che era un po’ appannato), Joaquin a destra (prova buona), con Cuadrado fra le linee e Gomez punta. La Fiorentina ha giocato bene, anche se ha impiegato un po’ ad ingranare: Cuadrado non si trova proprio a suo agio centrale fra le linee e quindi mancava un po’ l’appoggio;però piano piano è entrato in partita. Gomez è stato bravo a far salire la squadra (e ancora sfortunato nelle conclusioni), Joaquin ha saputo fare bene le due fasi. Bene anche Alonso… mi ero sbilinciato qualche settimana fa su questo ragazzo e sono sempre più convinto che possa venirci fuori un ottimo giocatore. Oggi ha dimostrato che anche a crossare non è così male. Centrocampo benino (grosso lavoro di tagli e cuci di Mati e buon giro palla di Pizarro e Borja). Luci e ombre dietro di Gonzalo e Basanta, ma con Savic a destra è un assetto che può dare buoni risultati.
Direi che oggi è contata molto di più la determinazione che il modulo: però se Marin confermerà di essere veramente una mezza punta come ha fatto intravedere, se Alonso si conferma anche buon esterno e Cuadrado può tornare sulla fascia, con un Gomez in netta crescita questo modulo può tornare a darci soddisfazioni. Per oggi prendiamoci però questo importantissimo 2 a 1, che comunque le squadre davanti non sono delle lepri.
Meriti della vittoria da ascrivere a Montella. Ottimo il depistaggio sull’impiego di Ilicic e mirabile scelta di Joachin che ha sfiancato dalla sua parte Agostini e lo svedese, poi sostituito. Volendo sintetizzare, oltre alle alchimie tattiche di Vincenzino, si è vista per la prima volta la capacità di mantenere buoni ritmi per settanta minuti.
Ho trovato ingenerosi i giudizi e le pagelle su Cuadrado, uomo partita per sky e per chi scrive. Questo ragazzo ha giocato due partite con la nazionale eppure ha finito in crescendo mentre quelli del Verona erano con la lingua di fuori. Si adatta a fare il tappabuchi (lui che è l’unico ad aver giocato un Mondiale ad alto livello a giugno) e riesce a procurarsi un rigore sacrosanto che avrebbe chiuso la partita. Segna il goal decisivo e poi gli danno sei in pagella
Nel post a caldo ho scritto di un Cuadrado partito malino, ma uscito molto bene. A freddo devo dire che ho ri-apprezzato ancora di più la sua prova. Non so se è il migliore, però sicuramente una cosa dobbiamo dire: cosa ci aspettiamo da Cuadrado? Se lo vogliamo vedere sfrecciare sulla fascia, allora non dobbiamo criticare se Montella lo fa partire largo a volte anche un po’ basso (e rinunciare ai suoi gol). Se lo vogliamo vedere determinante, secondo me meglio nel 4-3-3, perché in mezzo alle linee si perde un po’… non è uno che tiene il pallone incollato al piede e che gioca bene anche con le spalle alla porta.
Sicuramente ieri ha fatto vedere che può giocare in più ruoli e che sta ritrovando la condizione. Gli manca ancora un po’ lo spunto sul breve per saltare l’uomo.
Sì Davide, è al 70%. Scorie del mondiale, un mese di acciacchi (lo ha detto Montella) un po’ di protagonismo. Messo davanti, patisce l’assenza di Rossi. Gomez e Baba creano spazi ma non favoriscono quel gioco palla a terra dai e vai, che Juan ama da buon sudamericano. Eppure tutta la squadra si muoveva in sincrono con lui. Nel senso che quando si spostava, Borja e Alonso andavano a occupare gli spazi lasciati liberi.
E’ l’unico che ha il cambio di passo e ora è penalizzato dagli arbitri che lo trattano da cascatore. Indurre l’avversario al fallo e procurare ammonizioni, fa parte del suo modo di giocare. Croce e delizia è la sua istintualita’ ma ieri si è messo al servizio della squadra. È un esterno che sta imparando i rudimenti per fare l’attaccante. Sarebbe ottimo nel 433 ma manca quello a sinistra: il tecnico vede Marin seconda punta. Inoltre, non disponendo di centrocampisti particolarmente dinamici, credo che insistera’ nel centrocampo a cinque o nel rombo, per avere maggiore densità
Ieri Gattaccio Viola (e fratello) vanno a Verona e, avendo l’accortezza di lasciare le donne di famiglia a fare shopping, portano a casa il bottino pieno.
Son contento di aver fatto la trasferta, il gemellaggio, la vicinanza e il bisogno di sostegno della squadra lo richiedevano e sono stato ripagato da una prova sofferta ma gagliarda: la Viola voleva vincere.
Appena ho visto Joaquin in campo l’ho considerato un segnale ben augurante: stravedo per questo vecchio campione soprattutto considerando le alternative in rosa.
Dopo un quarto d’ora aveva già surclassato il rendimento dell’intera stagione di Ilicic: lo spagnolo ha classe, mestiere e intelligenza. Non dico che debba essere sempre in campo ma è un dato di fatto che la sua personalità dà coraggio ai compagni e concretezza alla manovra.
Ad esempio Cuadrado ha giocato maluccio sbagliando molte scelte, ma poteva farlo divertendosi (ricordate Montella) e con minor pressione e alla fine guarda caso ha trovato il gol decisivo buttandosi in area seguendo solo l’istinto.
La crescita dei nostri incostanti ed incompleti campioni passa attraverso la presenza di uomini concreti come Joaquin, Pizarro, B.Valero e anche Basanta. Quando l’avversario lo permetterà anche Marin potrebbe mettersi al posto di Alonso, perché ha le caratteristiche per difendere alto e giocare meglio la palla di quanto non faccia il giovane Marcos.
Si riparte!
Forza Viola!
Gattaccio viola
Bene bene… Fa morale e fa classifica… Ora abbiamo tre partite, decisive e a crescere, che potrebbero davvero misurare le nostre ambizioni. L’importante è che Montella non ricominci a giocare a Subbuteo.