Davide: Ciao Simone, sta per iniziare un tour de force impegnativo, che segnerà il destino della Fiorentina su tutti e tre i fronti e questo ci costringe veramente a pensare partita per partita senza guardare indietro, né troppo avanti. Quindi iniziamo con l’Inter. Tradizione molto negativa. Come possiamo invertire la tendenza?
Simone: Se avessi fatto io le domande sarei partito esattamente dalla tradizione molto negativa con l’Inter. Che rispondere? E’ tradizione, non è scritto nella pietra. Su cosa punto? Anche loro vengono da un ciclo molto intenso di partite, ma noi abbiamo la rosa più assortita e diversi di quelli che scenderanno in campo domenica non sono tra quelli che hanno giocato giovedì.
Davide: Montella stima molto Mancini e ha detto che l’Inter adesso ha una sua identità, lanciando quindi una frecciatina a Mazzarri. Anche secondo te troviamo un Inter più forte dell’andata?
Simone: Troviamo un Inter più forte, con qualche giocatore in più nei ruoli giusti, con il morale ritrovato. Sulla carta avrei temuto di più l’Inter di Mazzarri perché più provinciale
Davide: Abbiamo emergenza centrocampo: fuori i tuoi preferiti Borja e Mati ed Aquilani ancora in recupero, Montella schiererà ancora Pizarro e Badelj. Per il terzo Kurtic, Vargas o rischio Aquilani?
Simone: Io dico senza indecisione Kurtic perché è quello più fresco e perché il Vargas visto all’ultima uscita non mi è piaciuto per niente. Kurtic ha nelle gambe 90 minuti, mentre tutti gli altri hanno giocato troppo spesso ultimamente e sarebbe meglio fargli giocare spezzoni di partita. Inoltre Kurtic garantisce più copertura e pensando che avremo Ilicic davanti per me è la miglior soluzione.
Davide: Piano piano molti tifosi si stanno convincendo che con il 4-3-3 forse siamo meno spagnoleggianti, ma possiamo stare più coperti e, con gli interpreti giusti, essere anche più incisivi. Tu ti sei convinto?
Simone: Montella dice che quello che conta è l’atteggiamento, io dico che conta chi va in campo. Sicuramente con il 4-3-3 abbiamo visto una Fiorentina più utilitaristica, più da contropiede, che è il mio atteggiamento preferito.
Davide: Gomez dice di essere tornato lui e di sentirsi in forma: dopo Coppa Italia e Europa League, opteresti per farlo tornare decisivo anche in campionato, o preferisci questo turn over con Baba?
Simone: Convinto su Baba. Il calcio moderno delle squadre di vertice è diventato un gioco di durata, solo le squadre che hanno le rose all’altezza riescono ad andare avanti. Noi in qualche ruolo abbiamo ottimi ricambi che dobbiamo sfruttare. Inoltre, il ricambio, premia tutti, soddisfa tutti, mantiene tutti sul pezzo.
Davide: Insomma, ricambi giusti per cercare di invertire la tendenza contro l’Inter. Venendo meno invece al mio proposito iniziale… un piccolo pensiero al sorteggio. Montella ha detto che anche loro devono essere preoccupati. Per te chi lo è di più?
Simone: Sono sicuramente preoccupati quanto noi perché abbiamo dimostrato di poterli battere. Conterà parecchio quelli che scenderanno in campo, per questo sarà decisiva la gestione della rosa e l’abitudine a giocare ogni tre giorni. Negli ultimi due anni noi abbiamo più esperienza di loro.
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