A Febbraio 2012, quando la Fiorentina era in piena crisi, provai a scrivere a Pantaleo Corvino. Non so se l’email arrivò, colgo l’occasione per pubblicarla.
Caro Direttore,
chi scrive e’ un semplicissimo tifoso, che vive a 30 km da Firenze, che vede qualche partita all’anno allo stadio, che piangeva come un bimbo di 11 anni nell’82 quando i gobbi ci “rubarono” lo scudetto, che nel ’90 era ad Avellino e pianse perche’ Baggino se ne sarebbe andato, che ha scoperto di aspettare una figlia, che poi ha chiamato Viola, cinque minuti dopo che la Fiorentina era retrocessa in serie B che poi fu la C2.
Un tifoso che il giorno della partita con il Liverpool era per caso a Firenze e non rinuncio’ a fare due passi allo stadio e fu cosi’ fortunato da veder arrivare la squadra, cosi’ fortunato da vedere il pollice alzato di JoJo. Si, pensai dentro di me, stasera la decide JoJo.
Un tifoso che ricorda benissimo DDV in diretta televisiva da Monaco esporsi in prima persona per contestare l’arbitraggio. Alla faccia di tutti i denigratori che continuano a ripetere che i DV si vogliono smarcare. I DV vogliono vincere e hanno scelto le persone migliori.Un tifoso che ha portato le sue due figlie a vedere la partita di finale di coppa Italia Primavera perche’ nella vita potranno scegliersi la propria strada autonomamente, ma l’importante e’ che siano per la Fiorentina.
Ho 40 anni e guardo al calcio con occhi piu’ disincantati ma con la stessa passione di quando ero piccolo. Seguo le partite quando gli impegni familiari me lo consentono, ma evito accuratamente di dar credito ai quotidiani sportivi, alle trasmissioni televisive che parlano di Fiorentina, alla miriade di siti web che lei, qualche hanno fa, ribattezzo’ controfiorentina.it
Ahime’ quanto e’ vero che una larghissima parte degli organi di informazione, e dei giornalisti, che “vivono” sulle spalle della Fiorentina, sono contro la Fiorentina. Quelli che “rappresentano” i tifosi, quelli che fanno i sondaggi, quelli che pubblicano la foto degli striscioni, quelli che danno voce ad un’infinita’ di personaggi grandi come calciatori, poveri come uomini, quelli che anche il gatto di Cerci fa notizia. Triste esempio della societa’, dell’Italia, del mondo di oggi.
Un po’ di anni fa ho scritto una email a Richard Stallman (http://en.wikipedia.org/wiki/Richard_Stallman), non pensavo che mi rispondesse e invece mi rispose, ho anche avuto occasione di incontrarlo dal vivo, stringergli la mano e ringraziarlo per il suo lavoro.
Non chiedo tanto, chiedo che questa email riesca a comunicare i miei piu’ sentiti ringraziamenti e la mia piu’ sentita riconoscenza per il suo lavoro, per la passione con cui l’ha portato avanti. Sono sicuro di rappresentare una buona parte dei tifosi, sono illuso di rappresentare la maggioranza, quella maggioranza silenziosa che, finita la partita, sa riconoscere i meriti di chi ha dato tutto in campo, quella maggioranza silenziosa che sa che l’unico modo per la Fiorentina di vincere qualcosa e’ puntare sulle persone che la rappresentano e la gestiscono oggi.
Aggiungo tutt’ora e più forte: ancora grazie Pantaleo!
La lettera è molto bella, ma anche molto importante… che secondo me non tanti personaggi che sono passati da Firenze meritano. Personalmente non l’avrei dedicata ad un tipo come Corvino, i cui meriti nel settennale fiorentino sono stati indiscutibili, ma in cui è emerso anche un lato più oscuro del personaggio che mi hanno lasciato un po’ perplesso. I quattro scudetti vinti sono secondo me la sintesi perfetta di questo personaggio: sono la (sua) dimostrazione che ha fatto molto bene nella sua gestione tecnica, sono al tempo il suo egocentrismo e l’essere lupo solitario, dicendo che più di questo non si poteva e non si potrà fare in una città come Firenze… ovvero ciò che ha messo Montella sul rogo, parlando di dimensioni di Firenze. I DV hanno mandato via Corvino non perché ha sbagliato molto negli ultimi anni, ma perché (secondo fra l’altro il loro spirito imprenditoriale), dove non si arriva con le risorse economiche bisogna provare ad arrivare con organizzazione, competenze multi-disciplinari, processo decisionale chiaro… diciamo che ancora non ci sono riusciti al meglio perché il calcio è materia tosta “come industria”, ma il Corvino battitore libero non è da società che vuole provare a crescere ancora… non a caso è ripartito da Bologna, in una situazione molto simile alla Fiorentina del 2004 2005.
E’ innegabile che Corvino abbia ricreato una società di calcio dalle ceneri dopo la C2 ed è innegabile che sia stato anche parecchio bravo. Non so che cosa avremmo potuto vincere se avesse sempre potuto fare di testa sua, esempio su tutti Mutu poi dopato non venduto alla Roma per 20 milioni, sono abbastanza sicuro del fatto che con lui saremmo diventati una squadra di buon livello che si autofinanzia vendendo i giocatori migliori, quello che siamo oggi. Ho il dubbio che sia mai stato in grado di scegliere gli allenatori migliori.
Alla fine da Firenze se n’è andato via lui, o comunque di comune accordo con i DV, ed è rimasto in buoni rapporti con società, città, tifosi. Ha sbagliato come sbagliano tutti.
Forse ripartire da Bologna dimostra che è uno che vuole fare come gli pare, certo dimostra anche che ha una rettitudine morale, una lealtà, una dignità che è rara nel mondo del calcio, perché qualche società di Milano, forse anche di Roma, lo avrebbe letteralmente ricoperto di soldi.
Altri personaggi, in altrettante cariche importanti, transitati da Firenze negli ultimi anni, si sono dimostrati molto meno indipendenti moralmente, molto meno dignitosi. Coloro hanno dimostrato solo opportunismo e sono stati molto meno bravi professionalmente di lui.
Sarà che ho amici leccesi… tutta questa rettitudine morale e lealtà… diciamo meglio definirlo come esperto e navigato uomo di calcio, con tutto quello che questo può significare.
Io come uomo privato non lo conosco, lo conosco come uomo pubblico e della Fiorentina… A Firenze e per la Fiorentina ha fatto bene. Per il resto non so…