Contro il Bologna la Fiorentina ritorna ad un 3-5-2 con cui diversi giocatori si sentono probabilmente molto più a proprio agio… Sousa quindi, come aveva già fatto Sarri a Napoli, cerca di ripartire da alcune certezze dei suoi giocatori, per trovare progressivamente anche movimenti nuovi. E con Badelj centrale, Borja e Vecino mezzale, Alonso e Kuba esterni, la Fiorentina ritrova un buon gioco, con la possibilità di giocare in ampiezza, oltre che in profondità. Davanti, accanto a Babacar, la sorpresa Rebic, con cui Sousa ha praticamente esaurito i giocatori della rosa da far debuttare (rimangono praticamente i primavera). Molti sottolineano la differenza fra primo e secondo tempo: secondo me non è una chiave giusta di lettura, perché la Fiorentina ha continuato a fare la sua partita, facendo correre molto il Bologna, costringendolo progressivamente a chiudersi nei propri 30 metri di campo, aumentando la velocità man mano che poteva rischiare giocate più in prossimità dell’area avversaria. Insomma, una buona Fiorentina, nonostante sia partita ed abbia giocato difronte al pessimismo ed un atteggiamento da borghesia calcistica di tanti tifosi. E soprattutto una buona Fiorentina contro un Bologna molto chiuso e molto ostruzionista… e anche dagli altri campi stasera abbiamo visto che non è banale sbloccare queste partite (ne sanno qualcosa Juve, Napoli e la stessa Roma). Ancora una volta Borja è stato l’uomo chiave del gioco viola. Ma hanno fatto bene anche Badelj e Vecino, anche se con qualche giocata rischiosa errata (come detto prima, giocare in velocità aumenta la probabilità di errore) e determinanti sono stati pure Alonso e Kuba sugli esterni. Penso valga la pena sottolineare anche la crescita di Roncaglia (speriamo sia una effettiva maturazione calcistica) e la buona prova di Astori. Rebic ha fatto cose buone, anche se a volte risulta tatticamente ingenuo. Un po’ appannato stsera Babacar. E per sigillare la buona prova dei viola, è arrivato il vento dell’est, con i gol di Kuba (buona azione sulla sinistra con Rebic) e Kalinic (ottima combinazione Borja-Alonso), che consentono alla Fiorentina di raggiungere il secondo posto a tre punti dall’Inter. Insomma alla nostra squadra stasera non possiamo che dire: bene, bravi… e magari chiedere subito un bis, visto che domenica è partitone.
Te forse hai visto meglio di me perché eri allo stadio, ma dalla televisione tutto questo 3-5-2 non si vedeva. Troppo spesso Borja giocava più avanti di Rebic, troppo spesso Alonso si schierava in linea con la difesa, troppo spesso Borja svariava in avanti con Badelj e Vecino inchiodati dietro, troppo spesso Rebic si è trovato a fare l’esterno alto a sinistra.
Ma come dice Sousa i moduli sono statici e il gioco dinamico…
La novità di Sousa sta proprio in piu’ movimenti a scalare di Alonso e delle punte. Borja correva ovunque anche con il 3-5-2 di Montella, non a caso la definizione di Todocampista venne fuori 3 anni fa.Però come impostazione di partenza (e dalla maratona centrale si vede che è una bellezza… 🙂 ) era sempre il 3-5-2
Formazione e partita molto convincente:
– giocatori dinamici e nella zona di campo che li metteva a loro agio
– pallino del gioco sempre in mano con un Bologna costretto a retrocedere al limite dell’area, ma tenace
– positiva la capacità di sapere dare contini “strattoni” al ritmo senza calare a livello di attenzione difensiva (un solo errore sulla punizione battuta velocemente)
– si è finiti in crescendo (nonostante l’ingresso dell’abulico Ilicic) quindi anche fisicamente ci siamo.
I numeri non sono importanti: nascono per gli addetti ai lavori e non sono i giocatori che devono adeguarsi al numero, ma un semplice codice che sintetizza lo schieramento di base ma che non tiene conto delle caratteristica del singolo.
Quello di mercoledi secondo me era un 4-5-1 o un 4-2-3-1 che è poi la stessa cosa.
Gattaccio Viola