Affare Montella

Alla fine Vincenzo Montella è davvero diventato allenatore della Sampdoria. In questi giorni, certo a causa anche della pausa del campionato, tantissimi tifosi viola hanno seguito con piena partecipazione questa vicenda: c’è chi lo fa con un certo accanimento contro il tecnico, altri con una forma di riconoscimento, altri con approccio opportunistico, perché fra clausola rescissoria e ingaggio non pagato, la Fiorentina porta in cassa qualche milione di euro. Partiamo allora da questi ultimi: la posizione è sicuramente condivisibile, perché i soldi che i Della Valle si trovano dall’affare Montella possono essere davvero un incentivo in più per fare qualcosa di importante nella sessione di mercato di gennaio… sessione di mercato che probabilmente, come non accadeva da anni, può contribuire a spostare gli equilibri di un campionato fino ad oggi molto equilibrato. E forse vale anche la pena sottolineare che in questo caso i Della Valle, pur mantenendo i loro principi sull’onorabilità dei contratti, hanno forse per la prima volta saputo legare anche un po’ di opportunismo. Ora la palla passa quindi a Pradé, Sousa e gli altri, che fin qui hanno dimostrato di avere idee chiare. Noi passiamo invece a quelli che “Montella merita riconoscimento”. Qui mi metto in prima fila, perché uno dei meriti maggiori di Sousa è stato quello di saper sfruttare a pieno l’eredità tecnico-tattica lasciata dall’ex tecnico: Montella ha costruito, Sousa ha fortificato e solo in parte ristrutturato. Chi non vuole riconoscere questo, penso sia in assoluta malafede calcistica… o magari altro. Non voglio stare quindi qui a sottolineare il bel gioco che abbiamo visto, i tre piazzamenti al quarto posto, il terzo rubato dal Milan, la finale di Coppa Italia, la semifinale in Europa Leauge… vorrei capire invece lo spirito di chi sta guidando la crociata postuma contro Montella: forse la frase sulla dimensione di Firenze detta in situazioni emotive comunque difficili? Forse questa volontà a farsi cacciare… magari per andare alla Samp? Forse il fatto di aver perso 2 brutte partite con Juve e Siviglia… con le squadre comunque che hanno vinto le rispettive competizioni? O forse come sta emergendo in questi giorni, c’era una parte della stampa che fomentava la partenza di Montella fin dall’autunno del 2014… certi personaggi come Sandrelli e Bucchioni che ne avevano cantato il de-profundis proprio in quel periodo, per poi essere colpiti dall’exploit primaverile della Fiorentina. E questi nostri grandi giornalisti fiorentini ritornano oggi a mettere dubbi sulla persona e sul professionista Montella… e si intuisce che alla fine il vero problema era il suo carattere spesso introverso, specie con certi giornalisti, ovvero uno che non ti dava l’articolo, che non dava soddisfazioni, magari rispettando anche un certo nonnismo nella carta stampata. Ovviamente queste sono solo ipotesi… ma se fossero queste le motivazioni dietro a tanto rancore poi ovviamente divulgato fra la tifoserie, direi a tutti i tifosi di riflettere bene su questo affare Montella, perché noi vogliamo divertirci, vogliamo veder vincere più possibile la nostra squadra, vogliamo sempre il meglio per i nostri colori… oggi la gestione Sousa ci sta dando tutte queste soddisfazioni, ma non è detto che a certi giornalisti le stia dando per gli stessi motivi.