Come sapete, a partire dalla stagione attualmente in corso, le rose delle squadre devono sottostare a dei vincoli sia numerici, sia di “iter formativo” dei calciatori. Tali regole sono ben descritte dall’articolo di Roberto Vinciguerra e sempre da questo articolo si apprende che ad oggi la Fiorentina potrebbe inserire in rosa tre giocatori “formati in Italia”, senza dover fare alcuna azione in uscita e mantenendo quindi tutti gli attuali effettivi, escluso ovviamente il pensionato d’oro Yakovenko.
Vorrei allora prendere spunto da questa indicazione di Vinciguerra, per esprimere il desiderio di avere in viola sempre più giocatori formati in Italia, con una preferenza ancora maggiore per giocatori italiani: il desiderio non nasce da una volontà di discriminazione, neppure da un ritorno patriottico… deriva invece dalla volontà di ricreare un’identità di squadra che oggi è supportata prevalentemente da un insieme di calciatori di alto livello professionale, come Gonzalo, Borja, Tomovic e ovviamente lo stesso Pasqual e da un lavoro prezioso fatto da Montella prima e Sousa dopo. Ma non è facile seguire sempre questa strada ed il modello Juve insegna che avere sempre una solida base di Formati in Italia aiuta a tenere maggiormente unita la squadra, a gestire le situazioni emozionali, specialmente quelle che arrivano dal tifo e dall’ambiente esterno.
Visto allora che questo calciomercato di gennaio risulta essere strategico per molti, perché molti sono in lotta, sia in Italia che in Europa, per qualcosa di importante… e visto quindi che sarà molto difficile smuovere le acque e soprattutto pescare pesci buoni in mari poco conosciuti, si rafforza il mio desiderio di lavorare sui formati in Italia. Certo, per i nostri uomini mercato penso sia ancora più complicato andare a prendere buoni giocatori “italiani”, però… perché non provare a prendere un giocatore come Ranocchia, che abbiamo appurato non essere il nuovo Baresi, ma che sarebbe una valida alternativa a Gonzalo come centrale e magari utile per passare anche ad una difesa a 4 quando necessario? Perché non provare a prendere giocatori come Santon, Sabelli o Jacopo Sala per la corsia di destra (fra l’altro possono giocare anche a sinistra)? Per il centro l’opzione Grassi sembra già un lusso, ma visto che ci siamo lasciati sfuggire Baselli, su questo ragazzo la società potrebbe provare a fare qualche sforzo in più… e se non ci fossero molte alternative, non disdegnerei l’ipotesi di portare Capezzi a Firenze già a gennaio. Così come mi sembrerebbe una buona mossa quella di riportare Matos in viola, dando a Rebic l’ultima chance di dimostrare quello che vale, mandandolo a giocare in provincia. E sicuramente altre opzioni interessanti potrebbero esserci per Pradè & Co.
Come eccezioni ai formati in Italia, avendo comunque consapevolezza che ad ogni entrata deve corrispondere almeno un’uscita, accetterei solo operazioni per giocatori “conosciuti da vicino e fortemente voluti” da Paulo Sousa… e magari un reset dell’operazione top del mercato estivo, ovvero uno scambio di prestito Savic-Suarez.
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