Dopo l’ultima pausa nazionale, entriamo nella fase calda del campionato, quella determinante per decretare vinti e vincitori. Certo, un insensato campionato a 20 squadre già in questo periodo prevede un gruppo di 5/6 squadre che non hanno più niente da chiedere alla stagione e che potrebbero quindi avere un peso non indifferente sulle sorti delle altre… e questo dimostra che una Serie A a 18 sarebbe già sufficientemente numerosa. Concentriamoci comunque su chi obiettivi ne ha a cui, per fortuna, appartiene ancora la Fiorentina: è vero che il terzo posto è difficile e, al tempo stesso, un posto in Europa è quasi assicurato, ma arrivare quarti, quinti o sesti può incidere in modo significativo sull’inizio della prossima stagione. L’obiettivo importante della Fiorentina è quindi quello di arrivare nel miglior modo possibile in Europa, cercando quindi di fare più punti possibile. Come accade però sempre a Firenze, svaniti o quasi i grandissimi obiettivi, si perde di vista l’importanza di raggiungere comunque obiettivi rilevanti, quelli fra l’altro che erano stati posti ad inizio stagione, ovvero un posto in Europa, cercando di non alterare l’avvio della nuova stagione con preliminari troppo anticipati. Si respira però una strana aria di sciogliete le righe, di cui anche noi tifosi siamo purtroppo complici, e mentre c’è chi tace concentrato nei propri obiettivi, a Firenze si consente di parlare di tutto di più: il toto-direttore sportivo, i procuratori che mettono la merce in vetrina, i giocatori che annunciano attaccamento o quelli che in qualche modo iniziano a salutare. A questo si aggiunge l’arrivo della Sampdoria di Montella, con l’inevitabile intervista gossip al nostro ex allenatore e Guelfi e Ghibellini di nuovo in piazza per schierarsi pro o contro. Fatto sta che fra chi tace e chi consente tutto questo rumore corre purtroppo il filo sottile fra chi può davvero giocarsi ancora chance importanti e chi in questi due mesi si accontenterà di quello che passa il convento. Sono contento che in questo chiaccherare Della Valle stia tacendo e non stia alimentando la polemica, mi piacerebbe però che cercasse di arginare trattati sulla Fiorentina, dalla dirigenza fino all’ultima riserva della rosa. Spero comunque soprattutto che Sousa riesca a riprendere in mano le redini di questa squadra e fin da domenica dia un segnale importante di cambiamento di tendenza: se l’allenatore portoghese vuol veramente mettere la firma ad una stagione positiva, da qui a metà maggio devono parlare solo i punti che la Fiorentina riesce a mettere in cascina: Sousa ha anche l’opportunità di battere il record dell’era Della Valle e questo si che sarebbe un buon biglietto da visita per la prossima stagione.
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