Il bello ed il brutto

Nella partita più attesa, vicina all’epilogo di una stagione davvero pazza, abbiamo visto il bello ed il brutto della Fiorentina di Paulo Sousa: possiamo andare un po’ sui singoli e magari accanirsi sui soliti noti, però sulla prestazione complessiva della Fiorentina non c’è molto da dire. Abbiamo fatto come al solito molto possesso, ma questa volta giocando più velocemente la palla e abbiamo anche creato occasioni da gol come di rado capita dalle parti di Buffon: un gol regolare anullato,, un salvataggio miracoloso di Buffon, un errore clamoroso di testa di Alonso con però rigore altrettanto clamoroso sul viola spogliato al momento di colpire. Purtroppo abbiamo visto anche il brutto della squadra di Sousa, ovvero la poca presenza fisica (che ovviamente contro la Juve si nota ancora di più) le disattenzioni della linea difensiva, evidenziata nei due gol. Riabbiamo visto un po’ di bello in Kalinic (ritornato al gol, ma anche ad una prestazione di spessore) ed in Bernardeschi (più tonico e determinato, anche se ha sbagliato ancora qualche decisione e qualche giocata che lui non deve sbagliare). Abbiamo visto anche una prova di carattere di capitan Gonzalo e di sacrificio e spinta di Alonso. Peccato per l’infortunio di Ilicic… la sostituzione doveva essere Zarate per Tello (uscito dopo per un Mati ancora non in condizione): lo sloveno avrebbe fatto comodo per tutta la gara, specialmente per battere il rigore finale, che non c’era, ma che per lo meno bilanciava gli errori arbirtrali del primo tempo e la sfortuna finale con la traversa dello stesso Kalinic. Il bello ed il brutto della Fiorentina è che i viola meritavano il pareggio, hanno avuto anche un po’ di sfortuna (compresa la ribattuta di Berna sul rigore, parata da terra da Buffon)… ma come al solito perde queste partite con le grandi squadre, a cui ha regalato tantissimi punti negli scontri diretti. E alla fine punti li ha regalati anche alle squadre di bassa classifica, portandoci ormai ai margini dei primi quattro posti e quindi a lottare per un posto Uefa di seconda fascia. Il bello ed il brutto della Fiorentina è che ha avuto il merito di farci sperare finali gloriosi, ma il limite di non poterli raggiungere… almeno come noi avevamo sognato. L’importante adesso, per la dignità di questa squadra e di questa stagione, è non mollare e non sbracare, perché farsi superare anche dal Milan vorrebbe dire far rimanere solo il brutto.