E’ iniziata da un paio di giorni la nuova stagione della Fiorentina, anche quest’anno in ritiro a Moena. Fra i convocati mancano ovviamente i nazionali che hanno disputato gli Europei o la Coppa America, mentre ci sono giocatori tornati dai vari prestiti e, in cima a questi, Pepito Rossi, su cui probabilmente avremo molto da parlare nelle prossime settimane. Oltre ai nomi più o meno conosciuti, ci sono due volti nuovi, i primi due colpetti di Corvino, o meglio le prime due corvinate, che come al solito possono diventar oro o semplicemente spiccioli per i resti. Fatto sta che Corvino ricomincia da se stesso, dalla sua centralità, dal suo voler essere il primo a battezzare un possibile campione o, al limite, una buona plus-valenza. A noi quindi il compito di presentarli e dargli il benvenuto in maglia viola. Partiamo allora dal primo acquisto… e si ricomincia da 1, essendo Bartłomiej Drągowski, un portiere polacco classe 1997. Corvino ha avuto un buon feeling anche con i portieri e dopo Frey, Boruc e Neto, arriva questo ragazzone di cui si parla già un gran bene. Nonostante non sia ancora maggiorenne, si parla di lui come possibile candidato alla maglia da titolare e comunque dal futuro molto ambizioso. Ovviamente non lo conosciamo e anche chi lo conosce, dovrà vederlo all’opera nel nostro campionato. Personalmente, oltre ad un attaccamento particolare al ruolo, ho una gran simpatia per i portieri polacchi, perché da bimbo quando iniziai ad indossare la maglia numero 1 ero incuriosito prima e affascinato poi da quel lungherone, con la fascia alla testa e dal nome allora impronunciabile ed oggi inscrivibile… Jan Tomaszewski (rigorosamente copiato da Wiki). Tutto questo spero sia di buon auspicio per il nuovo ragazzone viola. Sicuramente Firenze ha voglia di riavere un portiere bravo, di carisma di cui fidarsi ed innamorarsi. E’ ormai passato un decennio dall’acquisto di Frey, Boruc non è stato all’altezza, Neto troppo frettoloso nella sua voglia di diventare famoso… adesso abbiamo un po’ di ragazzi promettenti fra le mani: la storia anche recente ci insegna che se c’è stoffa e personalità, si può lanciare i giovani nella mischia anche in un ruolo delicato come il portiere. L’ultimo portiere viola non ancora ventenne a diventare titolare in serie A fu un certo Giovanni Galli… magari è la volta buona.
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