No, non è la condizione dell’ennesima operazione di mercato di Corvino nell’era dell’autofinanziamento: obbligo di riscatto è la parola d’ordine di stasera per Sousa ed i suoi giocatori, tutti quelli che scenderanno in campo, che siano sicuri rimanenti o sicuri partenti. Purtroppo anche le parole di ieri di Sousa in conferenza stampa non mi sono piaciute molto: ha scaricato tutto su Corvino la responsabilità di compiere una operazione di mercato, quella di Kalinic, magari rischiosa ma che potrebbe scompigliare un po’ le carte in tavola, sia per la Fiorentina, sia per il campionato (torneremo magari nei prossimi giorni su questo affare); ha liquidato Pepito con un sacco di filosofia calcistica, ma dicendo palesemente che “non è più buono (almeno per lui)”, visto che ha avuto la promessa dal Direttore che i buoni rimangono; ha cercato di arrufianarsi un po’ i tifosi, fancendoci venire l’acquolina parlando in toni entusiastici di Chiesa ed Hagi. Magari ha ragione lui, su tutto; io ho detto di seguire le parole di Gattaccio e quindi stasera allo stadio andrò per tifare viola e salutare i vecchi campioni. Andrò prima di tutto per vedere se questa Fiorentina ha davvero dentro e negli occhi la voglia di riscatto: il Chievo è squadra ostica, forse fra le peggio che ci poteva capitare in questo periodo dell’anno; è squadra fatta da tempo, corre già come se fossimo in piena stagione, c’è affiatamento, c’è un mister italiano con idee semplici ma chiare di gioco. Sa difendere, ma soprattutto sa ripartire bene, veloce e per linee verticali ben collaudate. Ed ha anche giocatori interessanti, come questo inglese. Non so se Sousa ripresenterà la stessa impostazione: l’incognita prima di tutto è la difesa visto l’assenza di Gonzalo; con il rientro di Borja non sappiamo comunque se si affiderà alla coppia Kalinic-Ilicic o se proverà di nuovo un giovane fra Chiesa ed Hagi.Infine, il fatto che la Fiorentina stia dietro a Jojo mi fa pensare che Bernardeschi sia destinato anche quest’anno a fare l’ala-terzino: certo non è la migliore posizione per poter esprimere il suo valore, ma anche per lui è comunque giunto il momento di far valere l’obbligo di riscatto.
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